KULT: WINDS OF WAR
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04/03/2007Album di debutto uscito alla fine del 2006 per i Kult dalla provincia di Como con il loro ferale black metal di stampo altamente scandinavo. 'Winds Of War' risente moltissimo dell'operato di gruppi come i primissimi Carpathian Forest (con le loro atmosfere "fottute" al limite del punk) e anzichè cercare in tutti i modi di emergere dalla mediocrità delle uscite fotocopia che si susseguono con una costanza che ha dell'incredibile specialmente in questo genere, tende a ribadire e con fiera fermezza la propria estraneità a qualunque forma di derivazione e/o di originalità. With no keyboards and no sugary fucking female voices 'Winds Of War' sputa tutta la rabbia che il gruppo ha nel sangue nelle dieci tracce che lo compongono, nelle quali troviamo fraseggi di chitarra abbastanza monocordi e monotoni, vocals al vetriolo e una registrazione zanzarosa al punto giusto (Alpha Omega Studio) per essere 'da cantina marcia primi anni '90' (nota interessante a questo riguardo, è che le parti di chitarra sono state registrate da Aphazel degli Ancient). Tutto ciò si incasella perfettamente in un disegno che non intende in nessun caso essere considerato come un punto di partenza ma piuttosto un punto di arrivo limitandone di parecchio il raggio d'azione: difatti a parte i cultori e osannatori della Scandinavia di una volta, con tutti i vari annessi e connessi, che troverà comunque in 'Winds Of War' un'altra lugubre conferma della Superiorità del BM più gelido che veniva suonato allora, per tutti gli altri e per chi non ama ascoltare la solita solfa tutte le volte dubito che ci possa essere qualche spunto interessante in questo disco, perché di personalità ne traspare veramente poca, limitandosi ad adagiarsi su modelli concettuali e stilistici che ormai conosciamo da una quindicina d'anni.
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