KROKUS: THE BLITZ
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29/10/2014Quando l’hard & heavy tirava, occupando costantemente le vette delle classifiche, trasformandosi in un fenomeno di massa, alcuni dei gruppi guida adeguarono il proprio sound e look, con la priorità di trovare sbocco nel mercato americano: mecca d’orata per ogni artista in ambito musicale. Judas Priest, Accept, Scorpions e Saxon (solo per citare i più noti, almeno della vecchia Europa) scesero a compromessi, con risultati alterni, non di meno lo fecero i Krokus all’indomani degli ottimi riscontri di pubblico e critica meritati con il tellurico ‘Headhunter’. A differenza di altri big, gli svizzeri non si sputtanarono, ma rimasero fedeli al proprio stile, levigandolo per esigenze di air play, ma rimanendo sostanzialmente fedeli al proprio credo. La copertina di 'The Blitz' ha evidenti richiami AOR, ma la sostanza ci conforta con un album curato negli arrangiamenti, vario nelle sonorità (hard rock, class metal e melodic rock), e pronto per conquistare nuove fette di pubblico. La scelta di riprendere "Ballroom Blitz" degli Sweet fu il tentativo di contrastare lo strapotere dei Twisted Sister, con un brano diretto e di forte presa, un anthem rock da arena per scuotere i giovani rocker, cosa che a Dee Snider riusciva particolarmente bene. Ma anche in questo il duo Storace/Von Arb ne esce vincitore, scrivendo canzoni costruite su ottimi ritornelli e dal gustoso appeal: "Midnite Maniac", "Out Of Control", "Boys Nite Out" e "Out To Lunch". Sentire Storace sfidare sul suo terreno uno come J.L. Turner vengono i brividi, "Hot Stuff" è un brano assolutamente da riscoprire, che avrebbe portato ulteriori fortune ai Survivor (Jimi Jamison. RIP).
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