FILIPPO BELLAVIA & B. STREET BAND: ZAPPA IN BLUES
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23/12/2008Chitarrista torinese il quale fa di Zappa da sempre il suo principale ispiratore, Filippo Bellavia mette su un progetto parallelo agli Ossi Duri, band in cui militano suoi due figli, in cui ci propone il lato blues(il titolo del cd, tra l'altro, è inequivocabile) del mai troppo compianto genio morto 15 anni fa. A dire il vero il lato di Zappa meno interessante visto che è stata sua vena sperimentale e dissacrante in bilico tra rock e jazz a costruire giustamente le sue fortune artistiche, anche se lo stesso blues ne fece le spese sotto i tocchi beffardi del chitarrista italo-americano che la B.Street Band prova in questa sede ad omaggiare. Quindi, questo "Zappa In Blues" naviga su onde abbastanza "quieti" senza particolari sussulti se non quando il buon Filippo mette in mostra la sua bravura come nella lunga "The Torture Never Stops" in cui da sfogo a tutta la sua qualità solista. Buona l'esecuzione generale in sé, precisa ed allo stesso tempo fradicia di una passione che trasmessa da padre in figlio non ha perso un'oncia della sua intensità. Forse solo la voce, troppo calata nell'ordinario del vocalist bluesman di turno non rende del tutto, e soprattutto non dona lo spessore dovuto ai brani, ma trattasi di un fattore secondario che alla lunga, comunque, non guasta e che trova motivo speciale per risollevarsi verso la fine - in "Bamboozled By Love" quando al microfono compare Ike Willis, storico singer del genio di Baltimora. Prodotto dallo stesso Bellavia il quale resta fedele anche agli arrangiamenti originali, "Zappa In Blues" è chiaramente un prodotto di nicchia destinato a chi ama Zappa a dismisura e non riesce a fare a meno di avere materiale che in qualche modo rimandi a lui, mentre i curiosi farebbero bene a indirizzarsi direttamente sui dischi del chitarrista. Simpatico l'artwork del cd ad opera di Emanuela Bellavia.
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