KISKE, MICHAEL: INSTANT CLARITY (ristampa)
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08/06/2006Apprezzabile idea della Frontiers, che sull'onda della rinnovatà popolarità di Michael Kiske, dovuta alle sue recenti uscite discografiche (con i Place Vendome lo scorso anno e in questi mesi con "Kiske") decide di ristampare il primo album da solista del cantante tedesco, "Instant Clarity" del 1996, arricchendolo con 4 nuove tracce (una, a dir la verità, era già presente nell'edizione giapponese). "Instant Clarity" è un album pop rock, più pop che rock, per essere sinceri. Ma non per questo è un brutto lavoro, anzi. Sembrava proprio che Kiske avesse gettato le basi per una nuova carriera musicale, all'epoca (purtroppo poi il secondo album da solista fu un mezzo disastro), perchè questo disco mostra idee interessantissime, e ci regala un singer decisamente a suo agio nel dare anima a canzoni più intimistiche e tranquille di quelle a cui era avvezzo con gli Helloween. Sono molti i pezzi validi, a partire dall'opener "Be True To Yourself", passando per la bellissima "Somebody Somewhere", deliziosa scorribanda semi-acustica, sognando con la ballad "Always" (davvero splendida), divertendoci con l'allegra "Thanx A Lot!", riflettendo con la conclusiva e malinconica "Do I Remember A Life?". Ci sono anche delle cadute di tono, ovviamente: "New Horizons" è un brano simil-power metal veramente brutto, "The Calling", "Burned Out" "Hunted" e "So Sick" se ne vanno senza lasciare traccia. Le bonus track aggiuntive sono tutte di livello più che buono, in particolare la bellissima "I Don't Deserve Love"; tutte e quattro, comunque, si muovono su coordinate semi-acustiche e delicate, oltre che assolutamente piacevoli. Un buon album, che non demerita (anzi, forse acquista rinnovato valore) anche a 10 anni dalla sua uscita.
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