JORN: OUT TO EVERY NATION
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16/03/2005Jorn Lande non ha certo bisogno di presentazioni, osannato ed acclamato dalla quasi totalità di pubblico e "critica". Questo grazie alle innumeroveli presenze in band e progetti tutte dotate di grande fascino, e con all'attivo considerevoli prove in studio, ma anche, e soprattuto, grazie alle sue spettacolari doti canore, perfetta fusione di leggendarie ugole come quelle di David Coverdale e Ronnie James Dio, e per certi versi anche quella di Glenn Hughes.
"Out To Every Nation" è il suo terzo disco solista, e con esso arriva la conferma che Jorn, ormai, è la Voce del rock pesante di questo nuovo millennio. Fossero solo queste le lodi da evindenziare, però, si rischierebbe di offuscare quanto di eccellente il singer norvegese sia in grado di produrre anche in materia di songwriting. Dopo aver dimostrato già con le due precedenti opere il suo valore come autore, il leone scandinavo sfoggia un'altra ottima prova in studio riuscendo a conquistare di nuovo con entrambe le sue qualità. Una serie di combinazioni hard'n'heavy vincenti si danno il cambio canzone dopo canzone, ora con echi Whitesnake(in larga parte sempre presenti), ora con prestazioni più heavy come la possente opener "Young Forever", avvolgente song che rischia di diventare il brano più "pesante" mai scritto da Jorn. I riferimenti al classico, quindi, abbondano, ma gli arrangiamenti, la produzione moderna e la vena pomposa che le sempre presenti tastiere riescono a conferire alle dieci tracce, donano freschezza e vitalità all'intero disco. Elettrico, a tratti bluseggiante e costantemente in overloud e quasi solenne. In questa corposo consistenza non mancano episodi più leggeri, ma comunque degni del contesto, come la slow-tempo "Visions Eyes" dal respiro e dall'incedere epico, come la conclusiva ed emozionante ballad "Where Angel Wings Were White", e la triste e simbolica "Behind The Clown".
Attorniato da validi e preparati musicisti a partire da Jorn Viggo Lofstad(chitarra dei Pagan's Mind) e da Magnus Rosen(bass degli Hammerfall), Lande consolida la sua fama e sulle già presenti fondamenta costruisce una struttura che, a partire da oggi e per lungo tempo ancora è, e resterà inscalfibile.
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