ISOLE: BLISS OF SOLITUDE

Avete per caso mai sentito parlare dei Forlorn, da Gävle in Svezia, attivi nel campo del doom metal più chitarristico ed epico? Difficile, anche perché tale gruppo tirò a campare nell'underground ed ebbe discreta fortuna solo con un suo progetto parallelo chiamato 'Withered Beauty' quando una sua canzone venne inserita in una delle innumerevoli compilations della Nuclear Blast una decina d'anni or sono. Bene, gli Isole altro non sono che i Forlorn con un nome nuovo. Cambiare nome quando si vede che non c'è trippa per gatti (e quattordici anni per capirlo sono veramente tanti) è un vecchio trucco, anche perché un conto è chiudere un occhio verso un nuovo gruppo, un conto è farlo con un gruppo composto da musicisti maturi. Doverosa premessa passiamo ad analizzare 'Bliss Of Solitude'. Innanzitutto questo è il terzo full-lenght album, dopo i due album per l'attivissima I Hate Records, poi il contratto con la Napalm Records e di nuovo in studio per il terzo album, di solito quello della svolta. Diciamo che le premesse sono buone, gli Isole nella loro decennale modestia sciorinano riff lenti, catacombali ma con la classica "luce alla fine del tunnel" dovuta alle repentine accelerazioni nelle quali i tempi aumentano di intensità ("By Blood"), ma senza mai apparire indigesti. Come richiami stilistici posso citare senz'ombra di dubbio i Solitude Aeturnus più progressivi e meno classicamente heavy, oppure i connazionali Memory Garden tanto per andare sul sicuro. Molto interessante il lavoro melodico delle chitarre affidate all'accoppiata Crister Olsson e Daniel Bryntse (il guru del gruppo, anche alla voce) che sulla song "Imprisoned In Sorrow" sebbene lenta e cadenzata, raggiunge livelli eccelsi in quanto ad atmosfere e pathos. Di carne al fuoco ce n'è tanta e se la Napalm Records saprà promuovere questo lavoro e gli Isole come si deve, probabilmente sarà arrivato il momento per questi musicisti, dopo quasi vent'anni su e giù dai palchi, di entrare nel giro che conta.

_ PER I FANS DI Solitude Aeturnus - Memory Garden