INTRAZIONE: ORIGINE VIRALE
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01/03/2010Proprio l’altro giorno discutevo, con vari amici, di quanto l’alternative rock sia sparito dalle scene (questo è ciò che sostenevano loro), al chè mi sono sentito in dovere e di sollevare un’obiezione, perlomeno vista la quantità industriale di dischi di questo tipo che continuano tuttora ad arrivarmi sulla scrivania e nello stereo, e senz’altro non sono l’unico scribacchino in questa situazione. Tutta questa padellata di affari miei solo per dire che questi Intrazione sono l’ennesimo gruppo di questo genere che fa capolino sulla scena. Per quanto sia più che sazio di alternative rock, ho cercato di ascoltare Origine Virale con le orecchie scevre da pregiudizi, nella speranza di essere incappato in un prodotto quantomeno discreto. Fortunatamente il platter non si rivela un disastro, e neanche così malvagio. Certo, il 99% delle cose che si sentono qui sono già state dette, sentite e risentite, ma questo non vuol dire che siano di cattiva qualità (e in ogni caso, c’è molto di peggio in giro), ma sono sicuro che agli appassionati del genere gli Intrazione piaceranno abbastanza, perché hanno tutte le caratteristiche che contano, nella scena, per farsi notare (incluso il cantato in italiano, che lo si voglia o no fa parte di un certo lessico). Il mio promozionale prenderà polvere, senza offesa, ma tanti altri potranno apprezzarlo, e questo è ciò che più conta.
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