INEVITABLE END: THE SEVERED INCEPTION
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23/03/2009Arrivano direttamente da Gothemburg, il cuore pulsante della Svezia da growl, questi deathster cristiani, qui al loro esordio. Per chi segue il white metal molto probabilmente questo non sarà un nome completamente nuovo, dal momento che tutti i componenti fanno o hanno fatto parte di diversi progetti nello stesso ambito, alcuni anche piuttosto noti. In ogni caso, forti dell'eccellente produzione Relapse, i nostri propongono un sound molto estremo, con elementi moderni e persino qualche escursione (vagamente) melodica. Difficile non pensare ad Aborted, Misery Index o qualcosa degli attuali Cryptopsy mentre si ascolta 'The Severed Inception'. I riff sono ovviamente tiratissimi e affilati, con un gusto molto swedish, per intenderci a là At The Gates, prendendo il paragone con le pinze, ovvio. Ad infarcire il sound ci pensano degli stacchetti rapidissimi, moderni e melodici, oltre ad armonizzazioni potenti e corpose, come nell'ottima "Firstborn Of All Dead", per esempio. Ed è in questo senso che si muove l'album: velocità, violenza, riff taglienti spezzati da decelerazioni intrise di un'anima melodica che attinge sia dal moderno che dalla tradizione scandinava. Molto buono il lavoro alle voci, con (supponiamo, ndr) preghiere e laudi urlate in un aggressivo e intellegibile screaming, che trova facile accostamento a un rude e basso growl che contribuisce a creare una tremenda atmosfera di rabbia e violenza, aldilà delle tematiche dei testi. In tutta onestà, non sappiamo fino a che punto un album come questo possa piacere ai fan del'estremo: in effetti non viene detto nulla di nuovo, se non qualche aggiunta di elementi moderni già ipersperimentati. Un lavoro ben fatto, ben confezionato, ma nulla più. Magari per chi segue questa corrente è un nuovo nome da aggiungere alla lista delle band che non andranno all'inferno.
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