HELMET: Live And Rare
data
16/12/2021Per me Page Hamilton è un genio musicale malefico. Con gli Helmet riuscì a produrre musica di grande impatto per il muro sonoro che creava, senza finire nel death metal e nel cantato growl/scream. Era un cocktail letale di alternative metal e noise. Page è rimasto l'unico membro originale. Questo live propone registrazioni abbastanza datate visto che il Cbgb ha chiuso 15 anni fa. Metà delle tracce qui presenti sono appunto state registrate in questo storico locale prevalentemente punk/hardcore newyorchese. Ben cinque dei brani presenti sono tratti dal loro miglior disco, 'Meantime', del 1992. Cito solo l’omonima traccia e la devastante “Iron Head”, due concentrati di energia pura altamente assordante, fatta di riff taglienti cui ben si adatta la voce arrabbiata di Page. Il resto è repertorio comunque del disco di esordio: quattro brani, tra cui una bellissima versione di “Sinatra”, cinque minuti di marcia lenta, ma rumorosissima. E visto il titolo, un vero ossimoro! Poi da ricordare “Oven”, cover dei Melvins, non fosse altro perché gli Helmet che fanno cover dei Melvins è come aggiungere rumore a rumore. Oltre a questo episodio celebrativo live, dopo cinque anni di silenzio dall’ultima release in studio, mi aspetto che gli Helmet tornino a calcare le scene con qualcosa di inedito, perché hanno rappresentato una band seminale per la musica estrema della seconda metà degli anni ’90.
Commenti