GRAVELAND: WILL STRONGER THAN DEATH
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14/01/2008Disquisizioni a parte sul fatto di considerare Rob Darken un mito o meno (io voto per la seconda), il nuovo album in studio dei polacchi Graveland dal titolo 'Will Stronger Than Death' è, come al solito, l'oro degli stolti. Contornato e preceduto dall'aura malefica ed epica di antico guerriero, il nostro anche questa volta ha realizzato un dischetto nel quale un paio di riff, due o tre idee base vengono ripetute per tutti i 7 minuti medi di durata dei pezzi. Come santo protettore Quorthon nel periodo più vichingo ed epico che ci sia mai stato, il nostro buon Rob Darken è perlomeno coerente con le proprie scelte artistiche, questo è il suo modo di concepire la musica e quindi di rappresentarla, che piaccia o meno lui continuerà sempre imperterrito per la sua strada. Che poi riesca o male per molti non ha la minima importanza, laddove l'attitudine è tutto. E' vero che lo stile del nostro è altamente consolidato e che da parte dei cultori più oltranzisti e conservatori questo è considerato il vero modo genuino di suonare un certo tipo di musica, ma dato che io non appartengo né all'una né all'altra categoria mi sento di consigliare l'ennesimo secchio di biada a tutti gli asini che evidentemente si fanno trasportare dalle mode (perché questa E' una moda...) ascoltando solo quello che oltre ogni ragionevole dubbio è kattivo, grezzo, grim. Per tutti gli altri, sebbene migliore rispetto al precedente 'Fire Chariot Of Destruction', anche questo album dei Graveland mi è sembrato il solito polpettone riscaldato senza anima e senza la benché minima utilità.
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