GOREAPHOBIA: MORTAL REPULSION
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06/01/2010Zombie e scenari apocalittici, ladies and gentleman: siamo in pieno underground anni Novanta! Ed è proprio da specialisti del settore che la band in questione, attiva dal lontano Ottantotto ma esordiente solo oggi, è composta: un membro degli Absu, due degli Incantation. I Goreaphobia sono legati particolarmente alla band di Rhode Island, perchè oltre ad essere sotto la stessa casa discografica, musicalmente presentano delle analogie. Eh si, perchè i nostri hanno maturato una bella esperienza muovendosi in quell'ambito underground insieme a nomi come Nunslaughter, Mortician e via dicendo, quindi potete immaginare la rozzezza del risultato. E sebbene l'ottima opener "Ordeal Of The Abyss" saluta l'ascoltatore con il suo drumming incredibilmente movimentato, non ci si mette molto ad accorgersi della mortifera essenzialità di riff e accordi, delle catacombali linee vocali, urla agonizzanti che raccontano di stagioni tormentate negli abissi infernali. Poi ci troviamo di fronte a una perla del male come la lentissima e malsana "Despised And Ruined", vero e proprio megalito tombale, che farà la felicità di chi, come il sottoscritto, apprezza gli Incantation. Suoni grezzi, essenziali, scarni e allo stesso tempo chiari e ben elaborati. Poi ci sono le infernali decelerazioni di "Black Ash Eyes" e la maestosa "The Inevitable Punishment / Faded Into Ends (part 2)", senza dubbio il brano migliore del disco. Parliamoci chiaro: tranne che agli appassionati di questo genere di sonorità, ovverosia il sound di tutte quelle band della scena Death Newyorkese, realtà consolidata nei primi anni Novanta a livello underground, non ci sentiamo di consigliare 'Mortal Repulsion' a tutti gli altri metallers, che siamo certi troverebbero la proposta decisamente nostalgica.
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