FORTY DEUCE: NOTHING TO LOSE
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22/09/2005Ma quanto picchia 'sto disco! Al primo ascolto sono rimasto frastornato, ve lo giuro. Anche perchè, dopo aver scoperto che sotto il monicker "Forty Deuce" si celava il mitico Ritchie Kotzen, eclettico chitarrista di Poison e Mr. Big, mi aspettavo qualcosa di easy-listening, magari proprio nello stile dei Mr. Big... e invece "Nothing To Lose" è una mazzata in mezzo ai denti, un disco granitico, pesante, incisivo e passionale. Kotzen tira fuori tutta la rabbia possibile dalla sua chitarra... e a sorpresa, sfodera una voce particolarissima e decisamente valida. Ben supportato dal chitarrista Taka, autore di alcuni riff davvero micidiali, dal bassista Ari e da un drummer con uno pseudonimo improponibile (Thr3e), Ritchie ci regala quaranta minuti di rock violento e sincero, che si ammorbidisce un po' (ma non troppo) nella seconda metà dell'album. Brani come "Oh My God (I Fucked Up Again), "Complicated", "Stand Up" rendono bene l'idea di quanta rabbiosa passione Kotzen metta nella sua musica. D'altro canto, "Standing In The Rain" o "Next To Me" rallentano il ritmo e mettono in luce le qualità più melodiche dei Forty Deuce. Chiariamoci subito: nulla di innovativo, richiami alla tradizione rock più pura con qualche inserto grunge e una strizzata d'occhio a Chris Cornell, ma il risultato complessivo è davvero godibile. La speranza, a questo punto, è che Ritchie Kotzen riesca ad ottenere la popolarità che merita di avere, e che troppo spesso gli è stata negata.
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