EVERGREY: MONDAY MORNING APOCALYPSE
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26/04/2006Dopo averci lasciati senza fiato con il DVD “A Night To Remember” è di nuovo il tempo per gli svedesi Evergrey di scendere in piazza. Questa volta è il turno di “Monday Morning Apocalypse”, successore dei fortunati “Recreation Day” e “The Inner Circle”, il quale troverà sicuramente il tempo per far parlare di sé. Una cosa che non passava inosservata in un disco degli Evergrey era una maniacale attenzione per i complessi arrangiamenti e le pregiate melodie di ogni singolo brano, un lavoro minuzioso fatto con classe che forniva ad ogni album un fascino particolare. Questo nuovo lavoro rappresenta un nuovo passo per la carriera della band di Englund, una svolta che potrebbe non piacere a tutti i loro fans. La “nuova miscela”, se così si può definire, mantiene intatto lo stampo originale, rendendo riconoscibile fin da subito il loro sound, ma vede i brani dimensionati nella loro lunghezza, che mediamente non supera i quattro minuti, ed incentrati su melodie d’impatto e trascinanti refrain. Una formula che sforna un lotto di brani di buon livello ai quali sono state date tutte le caratteristiche per piacere ma che, inevitabilmente, sembrano perdere quel tocco di classe che dava agli Evergrey quella marcia in più. Tranquillizzatevi però, non stiamo parlando di hit dell’estate o di semplici canzonette da osteria! Queste canzoni hanno tutte le carte in regola per farsi ricordare nel tempo, come la trascinante titletrack dal granitico riffin o come “Lost” dominata da un armonioso ritornello. Anche le successive “Obedience” e “The Curtain Fall” si dimostrano ben sopra la media mentre dal brano “TillDagmar”, piccola parentesi strumentale dedicata al pianoforte di Rikard Zander, fino alla conclusione del disco pare di trovarsi di fronte a melodie maggiormente curate e dai contorni più oscuri. La conclusione del disco è affidata a “Closure”, vero gioiello e capolavoro di questo “Monday Morning Apocaylpse”. Un brano tutto per godere delle capacità vocali di Englund, grazie alla sua voce calda e potente sapientemente accompagnata da un triste piano che struggerà anche i cuori più duri, lasciando il segno. Un disco controverso, per il quale sarebbe opportuno apostrofare un finale da S.V. (Senza Voto, ndr) per quanto dimostrato dagli Evergrey in passato e per quanto di buono presente su questo disco, fattori che mi mettono in seria difficoltà per la valutazione finale. “Monday Morning Apocalypse” è un album al quale è doveroso dare un ascolto, che mi permetto di consigliare riservandomi di dire che i più incalliti fans potrebbero storcere il naso ma allo stesso tempo, come è capitato a me, potrebbero compiacersi del piacevole ascolto di questi brani.
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