ETERNAL SILENCE: Renegades
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27/12/2019Trascorsi i fatidici dieci anni di carriera con la pubblicazione, l’anno passato, dell’ep ‘Metamorphosis’, i varesini Eternal Silence stanno preparando la strada che li porterà al nuovo album che vedrà la luce nel 2020 gettando il sasso per anticiparne l’uscita. Questo sasso si chiama ‘Renegades’, e consiste in un ep in cui è incluso l’inedito omonimo, più tre brani registrati dal vivo e che rappresentano episodi del passato recente della band. Il brano “Renegades” sembra ripercorrere l’evoluzione sonora che ha contraddistinto la band di Marika Vanni e soci prima con l’ultimo album sulla lunga distanza ‘Mastermind Tyranny’, e poi con l’ep ‘Metamorphosis’ appena citato, cercando di distaccarsi in maniera relativa dal power-symphonic deciso dei primi due album, ed andando a percorrere sentieri più moderni e meno crudi. Oltre questa caratteristica, c’è da considerare il fatto che la band ha cercato di ristrutturarsi nella line-up, con l’ingresso di Enzo Criscuolo alla chitarra e la consolidata conferma di Andrea Zannin alla batteria, membro che si sta facendo notare anche in campo internazionale, grazie alla collaborazione con i Molllust nelle loro recenti date dal vivo in giro per l’Europa. A dirla tutta, non è un lavoro tale da poter dare un giudizio completo, e quindi bisogna tastarlo per quello che effettivamente è: un lavoro di transizione in vista del prossimo album, il quale può dare degli spunti interessanti se il complesso dei brani che saranno inseriti si eleveranno sulla buona qualità espressa dalla title-track di questo ep, in cui la voce della Vanni si conferma di buona fattura, e gli arrangiamenti risultano essere efficaci. Gli Eternal Silence sono, altresì, una band che dal vivo hanno sempre espresso aggressività e concretezza, e i brani inseriti in questo disco in parte lo dimostra. “Figther”, “Tempesta” e “Lucifer’s Lair”, con tutte le imperfezioni del caso, mostrano una band che sa fare le cose al punto giusto e nella maniera giusta. Non resta quindi che aspettare l’anno che verrà.
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