Deathfist: Too Hot to burn
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31/10/2010Definire lo stile dei Deathfist è molto semplice: prendete del discreto thrash old school americano, unitelo a vocalizzi black. Presto fatto! Il platter presenta dodici pezzi per la durata totale di 40 minuti dove riscontriamo tanti alti e bassi. Dietro al microfono troviamo una presenza femminile (Corinna Becker) scelta inusuale per il genere. La voce non ha sempre il giusto mordente sopratutto nelle situazioni veloci: un esempio lampante è “Ruins” in cui nelle parti cadenzate la voce risulta incisiva e precisa, mentre nelle parti veloci rimane dietro alle ritmiche. Discorso diverso invece nella successiva “Prey”: qui la voce è costantemente avanti (problemi in studio di registrazione?), e il risultato non è dei migliori. Continuiamo con le situazioni altalenanti: bellissime song con poca precisione ritmica (“Brooze Brigate” e “Demons"), ma è la scarsa fantasia nelle strutture armoniche ad essere evidente. Valida la titletrack e la slayeriana “Killing Time”: precise le ritmiche, buona la prova vocale e valido l’arrangiamento. Per il genere proposto non è obbligatorio essere originali, ma che sia di buona qualità il materiale proposto è obbligatorio. Purtroppo ci sono troppe lacune per considerare questo album un acquisto da fare. Consigliabile per i nostalgici del thrash old school, ma c’è di meglio sotto il sole.
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