CUTTING CREW: GRINNING SOULS
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21/06/2006Venti anni fa usciva "Broadcast", il disco che diede notorietà ai Cutting Crew i quali scalarono le classifiche di mezzo mondo soprattutto grazie al singolo "(I Just) Died In Your Arms", recentemente rispolverato dai To Die For in occasione del loro album "Jaded" del 2003. Dopo quasi tre lustri di assenza dalle scene, i nostri tornarno per mano del leader Nick Van Eede facendo una gradita sorpresa sia al sottoscritto, sia a chi(immagino) ha avuto la fortuna di seguirli in passato perchè "Grinning Soul" va oltre il mero ritorno, e si presenta come un lavoro valido ed assai interessante sotto molteplici punti di vista. Primo, il buon Nick abbandona il sound imperniato su keys, pad etc. tipico del pop ottantiano, incentrando il suo songwriting sulla chitarra, motore principale dell'album. Secondo, è un sound si diverso, ma moderno, attuale, che ha poco a che fare con quello passato non soltanto per differenze temporali, ma per scelta stilistica visto che quello in oggetto è un album dall'umore differente rispetto agli altri lavori. Terzo, la melodia si tinge di spiritualità, sferzando in più di una occasione sul pathos e sulla drammaticità quando i brani toccano temi importanti come nella commovente "Silhouette", canto di dolore per un amico scomparso. Quarto, l'atmosfera sommessa del disco viene in più occasioni rivitalizzata da brani come "Boomerang", e Understudies", veloci, potenti, a dir poco spensierati, che spezzano la tensione e portano "Grinning Soul" su livelli più distensivi, come passare da una sera passata davanti al camino di casa in pieno inverno nel tentativo di esorcizzare il peso dei ricordi, ad una giornata di sole trascorsa sulla spiaggia a fare casino dimenticandosi della quotidianetà. Tra queste due situazioni, lì dall'alto troneggia l'opener "Shot Of Democracy", molto probabilmente il miglior brano del lotto, intenso, profondo, e dal titolo ben esplicativo e critico che spiana la strada a questo ritorno inatteso che ha tutto le carte in regola per fare imporre ancora una volta il monicker Cutting Crew. Distribuito in Europa dalla Hypertension Music, ottima etichetta tedesca, il CD si presenta sotto una veste sonora che non è un azzardo definire melodic-rock, pur non perdendo quella caratura squisitamente pop come filo conduttore di una carriera lunga, ma arida di pubblicazioni. Ma il cammino riprende, sperando di non dover più sentire la mancanza di artisti del calibro di Nick Van Eede. O, almeno, non per così tanto tempo.
Capture me and set me free
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