BATTLE BEAST: Unholy Savior
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24/01/2015Tornano dopo circa due anni dall'acclamato omonimo secondo album le sei bestie da battaglia capitanate dal talentuoso chitarrista Anton Kabanen, con alla voce la bionda cavallona Noora, puntando con decisione al ruolo di punta tra le nuove leve della scena heavy metal mondiale, e lo fanno in maniera ancor più convincente riuscendo a garantire un maggior equilbrio recuperando le sonorità power che caratterizzavano il cd di debutto ma che si erano un tantino smarrite nel precedente lavoro. Tuttavia quello che conta di più e che ci conforta è che non è venuta meno alla band finnica l'innata capacità di proporre quei riffs dall'impatto immediato e penetranti come una lama nel burro. Brani come la strepitosa epic-opener "Lionheart", l'esplosiva “I Want The World… and Everything In It" e l'immacolato heavy metal acceptiano “Far Far Away” sono qui a ricordarcelo, beneficiati oltretutto da una spettacolare e bombastica produzione che ne amplifica l'aspetto melodico, con duelli al fulmicotone tra la lead guitar di Anton e le prestanti keys di Janne Björkroth, sempre più elemento imprescindibile. Migliorata anche l'interpretazione vocale di Noora che riesce a limitare quelle forzature che in passato affioravano a volte in misura fastidiosa mantenendo sempre quella timbrica graffiante e il suo spirito aggressivo e feroce capace di potenziare tracks come “Speed and Danger”, quasi ai confini con il thrash e la fulminea "Madness", un cantato che sa anche assumere tonalità dolci e delicate significativamente nell'eroica ballad "Sea Of Dreams". I Battle Beast hanno anche il merito di saperci spiazzare inserendo un pezzo come la super tamarra "Touch In The Night", mid-tempo dove il metal melodico copula senza vergogna con il synth pop anni '80, roba quasi da balera per dirla breve, una scelta che certamente farà rabbrividire i più devoti all'integralismo stilistico (altri potrebbero farsi con tutta tranquillità delle grasse risate), per noi invece è la sfaccettatura più divertente del loro moderno sound che però non trascura la lezione dei grandi del passato.
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