AUSPEX: HELIOPAUSE
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19/12/2010La seconda pubblicazione per i francesi Auspex è giunta sul nostro mercato nello scorso ottobre. Il gruppo ci presenta questo 'Heliopause' puntando sempre sulla voce dalla frontwoman Elodie Buchonnet, e sulle sonorità classiche del symphonic metal, questa volta tentando di aggiungerci qualche piccolo inserto prog qua e là per diversificare la loro proposta. Il risultato è un album di nove brani, quasi tutti di discreta lunghezza, che però restano intrappolati in un limbo di poca innovazione o peculiarità. Intendiamoci, gli Auspex non ci stanno proponendo un brutto album: i vari brani non sono male e alcuni, come ad esempio "Resolutio", sono di buon spessore, però nel complesso il disco non riesce ad emergere e prevalere in un genere dove la concorrenza è agguerrita e numerosa. Peccato perché le premesse ci sono tutte. La voce di Elodie è buona e le capacità tecniche del resto del gruppo non si possono mettere in discussione, ma questa volta forse è mancata quella scintilla che permettesse ad 'Heliopause' di essere un disco d'impatto. Arrivati infatti alla fine del cd sicuramente non si boccerà questo lavoro, ma molto probabilmente lo si accantonerà, e difficilmente lo si riprenderà in mano spesso in futuro. Una svolta poteva essere proprio la scelta di mettere qualche inserto prog nella loro proposta, ma in questo caso tali accenni sono un po' troppo fini a se stessi e molto rari. Magari in futuro l'idea di puntare più massivamente su questa strada potrebbe dare alla band un nuovo volto più originale e personale.
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