ATRAE BILIS: Divinihility
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21/09/2020La band canadese Atrae Bilis presenta nel suo nuovo album un sound grezzo, potente, cupo, che lascia spazio alla sinergia fra la strumentale ed i vocalizzi estremi e a dir poco tombali del cantante Jordan Berglud. Questi pregi vocali estremi tengono corda per tutte le sei tracce dell’opera. Tecnicamente parlando il quartetto riesce a dare una buona diversificazione al tutto, riuscendo a far risaltare più o meno ogni traccia, e quindi evitando di cadere nella monotonia cacofonica del brutal death metal. Brano che si riesce a distinguere fra tutte è sicuramente “Ectopian”, una canzone che riceve influenze varie e non rimane nella semplice brutalità, presentando un interludio con un coro e delle chitarre che riprendono dal symphonic black metal. Questa ripresa di stile nella strumentale viene anche ripresentata nella traccia successiva: “Upon The Shoulders Of havayoth”. Nel complesso un album diversificato, pecca nel numero di tracce disponibili, certamente se fossero state di più avrebbero potuto dare ancora migliore slancio alla propria creatività musicale.
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