ARMORED DAWN: Barbarians In Black
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02/03/2018Ogni tanto succede che anche le case discografiche più attente alla selezione delle band dotate di qualità possano imbattersi in uno scivolone. E' l'eccezione che conferma la regola, insomma. Stavolta la sorte si è accanita (si fa per dire) contro la AFM Records con la pubblicazione del sequel del cd di esordio degli Armored Dawn, band brasiliana dedita ad un power metal con influenze che vanno dall'epic (come si potrebbe intuire dalla copertina) all'hard & heavy più tradizionale. Ma ahimè l'artwork ci induce all'illusione rivelandosi una delle poche cose riuscite di questo lavoro che in pratica si rivela un agglomerato di riff piuttosto rocciosi ma che non riescono a prendere il giusto slancio confluendo in refrain e chorus talmente piatti e scontati, talora imbarazzanti ("Sail Away") con un singer totalmente monocorde nella sua impostazione vocale di stampo dilettantistico, quasi fosse stato prelevato da una band di 'dopolavoristi'. La creatività è un concetto che non appartiene a questa band, anche la produzione non avvalora la pochezza delle idee che si traducono in un songwriting di profilo molto scarso nonostante alcuni brani possano mostrare anche un certo appeal (non sfigura ad esempio "Eyes Behind The Crow" dal vivace sviluppo ritmico) e la presenza delle tastiere, a volte inserite in maniera un po' posticcia, cerca di mettere una pezza sulle evidenti magagne che consistono in una pessima interpretazione vocale e deleteri scopiazzamenti, anche sotto l'aspetto lirico ("Man Of Odin" tanto per citarne una) che verte su concetti triti e ritriti quali guerre barbariche, inni al metal e amenità (o meglio pacchianerie) tipiche di questo genere.
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