Antonius Rex: Per Viam
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02/02/2010Emozionante, forte, terreno. Nessuna parola è gettata lì nel caso, e i sette brani dell’ultimo lavoro targato Antonius Rex sono un’esperienza più che un semplice CD. Esperienza che non rappresenta una dimensione incompleta, ma al contrario, corredata anche, come solito fare dall’artista ultimamente, da un video: più precisamente quello della prima traccia. Premere play significa essere PROIETTATI in un mondo che non ci appartiene, ma, al contrario di come poteva accadere nei precedenti dischi, stavolta finalmente tocchiamo con mano quello che la nostra mente e il nostro corpo recepiscono. Organi (in questo caso liturgico, nella opener, suonato dalla Norton), canti gregoriani, oltre che, come il “solito” Antonio ci insegna, un ibrido elegante di dark e progressive in salsa psichedelica che ci fanno compagnia per abbondanti cinque minuti. Un disco che, ad ascolto finito, vi sembrerà semplice, ma non lo è. Dalle mille facce, questo 'Per Viam'. Prima ci ammalia con la corsa contro il tempo, in un castello dell’antica Romania, grazie ai suoni epidermici (caratteristica da sempre PRESENTE nei dischi della band) ed ermetici di "Spectra". Ma il bello deve ancora arrivare: infiniti brividi lungo la schiena, vi porteranno ad adorare l’eterea "Woman Of The King", costruita su suoni acustici (come l’arpa, bellissima, ammaliante davvero!) e su un concept davvero incantevole. Vi invito però a leggere il testo, perché il messaggio (o messaggi, come preferite) che il brano porta con sé, è a mio avviso notevole. L’elemento fondamentale che rende 'Per Viam' un disco riuscito al 100%, è che riesce ad abbracciare tutti i generi e portarli in un disco, senza mai strafare, e questo grazie alla già citata capacità di Antonio & Co. L'obiettivo è stato centrato nuovamente: in questo caso ripartire da un discorso lasciato qualche anno fa con 'Switch On Dark', ma unendo a ciò generi diciamo ostici come l’elettronica, il prog (in grande parte), e soprattutto innesti di sceneggiature fruibili. "Angels & Demons" (rielaborazione di un canto antico da chiesa) e UFDEM (remake di un brano dei Jacula), sono un forte esempio di questo concetto espresso ora. La fruibilità, l’immediatezza, e soprattutto l’impatto musicale-lirico, sono di casa, e sono mondi che dovreste apprestarvi a conoscere presto.
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