ANGELS OF BABYLON: KINGDOM OF EVIL
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28/02/2010Ecco una di quelle occasioni in cui un povero ascoltatore spaesato trova tra gli scaffali un disco sconosciuto, butta un occhio alla line up e decide per l'acquisto, confidando nelle capaci mani degli autori. Ed ecco che, arrivato al lettore, lo inserisce, lo ascolta, e si chiede chi glie l'abbia fatto fare. "Non esageriamo", viene spontaneo aggiungere. Non si tratta di un brutto disco nè di soldi sprecati in toto. Si tratta però di uno di quei casi in cui i nostri sudati soldi li potevamo proprio spendere meglio. Ellefson e Rhino, rispettivamente ex Megadeth ed ex Manowar, sono infatti due nomi su cui verrebbe da mettere la mano sul fuoco; ed a modo loro sono una garanzia, nel senso che la tecnica è innegabile e l'esperienza pure. Eppure in questo caso la mano, sul fuoco, si scotta un po': saranno le tastiere mal piazzate a riempire un po' tutto, sarà la mancanza di incisività, sarà la relativa banalità delle linee melodiche, ma 'Kingdom Of Evil' non decolla proprio. E' rarissimo che la Metal Heaven se ne esca con un prodotto che non mi convince, ma questa volta non ci siamo proprio: altalenante tra pezzi "ci siamo quasi" e pezzi "non ci siamo proprio", poco coinvolgente se non a brevissimi tratti, mixato in maniera eccessivamente soft dal punto di vista delle sonorità, il debutto degli Angels Of Babylon può usare come propri punti di forza le singole prove, indipendenti tra loro, dei singoli musicisti; peccato che alla fin fine si ascolti l'album, non il musicista "da solo". Prove tra l'altro buone ma non sconvolgenti, ed ecco quindi il nostro quadro generale: un onesto disco di Metal sul filo tra il Melodic e l'Hard Rock, nè carne nè pesce, che non va oltre la riproposizione di clichè strausati (se non abusati) con il risultato di non rimanere impresso nella mente più di un disco di musica Minimal. La sufficienza c'è, ma non si va più in là di un solo passo...
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