A L'AUBE FLUORESCENTE: Taking My Youth
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13/07/2016Nome francese, cantato in inglese, sound americano, ma band italianissima. Gli A L'aube Fluorescente sono quattro ragazzi abruzzesi attivi da circa quattro anni e che giungono al traguardo del primo album in studio. La produzione, affidata a Davide Rosati, è molto buona: i vari strumenti non prevaricano mai il loro spazio e sono in completa armonia tra loro, con la bella voce del cantante Jacopo che spicca su tutto. Dal punto di vista musicale è facile accostare gli A L'aube Fluorescente a gruppi come Saosin e Circa Survive (anche se in versione un po' più naif), sia per il timbro vocale del vocalist che ricorda Anthony Green e Cove Reber, sia perchè il sound della band è un alternative rock venato di malinconia e emozioni. Pezzi come la title-track, la stupenda "Gloom" o "Crave (No Other Gods)" sono ottimi biglietti da visita per un gruppo dalle potenzialità illimitate, molto a suo agio in un contesto musicale sicuramente non semplice come quello affrontato in 'Taking My Youth'. Un difetto però su cui bisogna lavorarci sopra è quando si giunge a fare qualcosa di diverso: canzoni come "Lizard" e "Venetian Green Room" hanno il pregio di spezzare il pattern del disco proponendo soluzioni alternative, ma sembra che siano due pezzi fatti in cinque minuti e piazzati lì giusto per. Correggendo questi nei gli A L'aube Fluorescente potrebbero togliersi tantissime soddisfazioni.
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