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Y&T

Quello della prima calata italica degli Y&T era un appuntamento assolutamente imperdibile per il sottoscritto, una data in cui assaporare finalmente dal vivo la grande musica di uno dei nomi storici della scena hard-rock mondiale, sceso sul mercato discografico ben trent'anni or sono per deliziarci con album pregni di classe e passione compositiva. Hardsounds era ovviamente lì, conscia del fatto che la possibilità di parlare di un evento del genere coincideva con l'orgoglio di aver presieduto ad un vero e proprio appuntamento con la storia... [THE ROCKER] Il grande onore di aprire per Dave Meniketti e soci è stato affidato ai The Rocker, quartetto tricolore di grande qualità che vede, nelle proprie fila, due personaggi non nuovi agli affezionati lettori di Hardsounds: Walter Caliaro e Francesco Jovino, rispettivamente chitarra e batteria dei fantastici Edge Of Forever, i quali hanno hanno deciso di unire le proprie forze a quelle di Edoardo Arlenghi (Vocals, già nei fortunati Riff Raff, Ac/Dc italian tribute) e Fortunato "Fortu" Saccà (Bass), quest'ultimo noto nella scena melodica italiana per le sue collaborazioni con nomi affermati quali Tozzi, Ruggeri, Nannini, Grignani e, dulcis in fundo, studio-player nell'ultimo disco solista dell'ex Litfiba Piero Pelu'. Il risultato di questa unione artistica ha dato vita ad un progetto di puro rock 'n' roll di classica scuola, trascinante quanto basta per rompere a dovere il ghiaccio nei confronti di tutti i palpitanti accorsi in attesa dei maestri Y&T. L'esibizione del quartetto nostrano non ha lasciato dubbi sulla qualità di una proposta divertente e dagli interessanti spunti musicali, suonata da musicisti ovviamente preparati ed enfatizzata dalla buona presenza scenica di un singer che, in una data particolarmente importante come quella ivi discussa, ha dimostrato di saper trainare i propri compagni di avventura grazie ad una buona dose di carisma. Nessun virtuosismo eccessivo fuori posto, nessuna sbavatura degna di nota, nessun momento di noia in una scaletta che ha donato brio e spensieratezza come nelle più rosee previsioni: in sostanza una dovuta promozione per un quartetto degno di attenzione, che tutti i colpevoli assenti possono comunque scoprire visitando direttamente il loro sito ufficiale all'indirizzo www.therocker.org. THE ROCKER SETLIST: - No Rules - Confortable Disease - Italian Bastards - Hungry For Fame - To A Friend - King For A day - God's Not Hate - Motorocker - Pure Rock'N'Roll [Y&T] Tre decadi di storia musicale non sono di certo bruscolini, tre decenni trascorsi al servizio del puro ed intramontabile hard-rock americano di classica scuola, elevato al massimo del proprio splendore da compositori e musicisti capaci di lasciare un segno indelebile all'interno della grande scena rock che conta. Non sono ancora le 23 quando Dave Meniketti, seguito dai fidi compagni d'avventura Phil Kennemore, Joey Alves e Mike Vanderhule, sale sul palco per quello che sarà uno show di grandissimo spessore, un concerto che difficilmente potrà sbiadire dalla memoria sonora del sottoscritto, ammaliato dall'inesorabile grandezza artistica di un quartetto incredibilmente efficace. Tutta la carriera discografica della sempreverde band d'oltreoceano è stata percorsa grazie ad una scaletta completa ed assolutamente intelligente, la quale ha visto brillare di un'autentica luce propria le riproposizioni di immortali classici quali "Midnight in Tokyo", "Winds Of Change" e "Hurricane", perfettamente incastonati in un'esibizione perfetta sotto tutti i punti di vista. Nessun calo esecutivo dovuto all'ormai non più fresca età dei nostri eroi, nessuna sbavatura denotata nemmeno di fronte ad un clima che nel locale si era fatto rovente minuto dopo minuto, reso addirittura bollente dal grande supporto canoro che i fans hanno tributato ai propri paladini dell'incontaminato hard-rock. Al contrario quasi due ore di puro spettacolo ed intrattenimento, centoventi minuti vissuti sulle ali di successi raccolti nelle falde tutt'ora vive delle decadi passate, riesumante magicamente con il tocco di chi la musica la vive maniacalmente nel sangue, quasi a dimostrazione che quello del musicista non è solo uno spudorato mestiere mercenario come molti hanno tentato sin qui di farci credere. La concessione al pubblico del brano "Open Fire", non presente nella setlist della serata ma regalato ai fans dopo le loro susseguite e molteplici richieste, altri non ha fatto se non gettare ulteriore gloria e onore ad un quartetto degno di tutte le lodi del caso, capace di dare tutto a sole ventiquattro ore di distanza dalla propria esibizione al rinomato Bang Your Head, e pronto a chiudere nel migliore dei modi la propria discesa italiana grazie all'attesa esecuzione del classico "Black Tiger", impreziosito da un folle finale ripetuto stupendamente a più riprese. Grazie Black Horse e grazie Dave per questa fantastica serata, resa speciale anche dall'impareggiabile supporto dei tuoi "ragazzi", rei di aver dato cuore e anima in una prova on-stage di grandissimo valore. Lunga vita agli Y&T, lunga vita al loro imprescindibile ed immenso spirito rock. [Zorro11] Y&T SETLIST: - Hang 'Em High - Don't Stop Running - Dirty Girl - Afraid Of The Dark - Meanstreak - Lonely Side Of Town - Winds Of Change - Eyes Of A Stranger - Midnight In Tokyo - Hurricane - Rescue Me - I'll Cry - Summertime Girls - I Believe - Forever - Open Fire - Black Tiger

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