ALICE COOPER
Quando ho letto che Alice Cooper avrebbe suonato a Torino, mi sono messo a fare i salti di gioia. E' la terza volta in 3 anni che Mr. Cooper calca il suolo italico, dopo il fantasmagorico show di Montichiari nel 2002 e l'esibizione come headliner del Gods Of Metal a Bologna lo scorso anno. Giunto finalmente l'atteso giorno del concerto, metto in moto il mio bolide (ok, ok, è solo una Punto, ma fa il suo dovere), passo a prendere Lorien e via verso il Chico Bum Festival di Borgaro Torinese (To). Dopo qualche piccolo problema nel trovare il posto, finalmente entriamo all'interno dell'immenso parco Chico Mendes, location dello show. Niente da dire, davvero un bel posto: spazioso, verde, con bancarelle-bar per tutti i gusti. Grande organizzazione. Seguiamo la musica, e arriviamo a un piccolo palco sul quale si stanno esibendo i Private Line, band che si ispira a Motley Crue e Hanoi Rocks. Purtroppo abbiamo sentito solo due o tre brani, che ci hanno comunque lasciato - soprattutto a Lorien, vero? ;-) - una buona impressione. Ideali per "scaldare" un po' l'ambiente. Ma finalmente... seguiamo la massa (non tanto grande, a dir la verità) di pubblico che si sposta verso l'enorme palco centrale, e ci apprestiamo a goderci il concerto del cinquantasettenne artista di Detroit. E quando parte lo show, non ce n'è più per nessuno. Alice è in forma smagliante, usa la sua smisurata esperienza e il suo incredibile carisma per ipnotizzare il pubblico, regalandoci uno show strepitoso, al livello di quello di tre anni fa a Montichiari. Non manca proprio nulla, c'è la ghigliottina, c'è il sangue, c'è la scenografia... e soprattutto c'è la musica, eseguita magistralmente dai quattro musicisti che supportano il re dello shock-rock. Eric Singer (ex-Kiss) alla batteria è una macchina, così come il folle Chuck Garric al basso. Bene, benissimo anche i due chitarristi, a partire dal "molleggiato" Ryan Roxie (un pazzo furioso) fino alla new entry Damon Johnson, che ha sostituito il carismatico Eric Dover. La set-list è da urlo: si pesca nel primo passato di Cooper, con brani come "No More Mr Nice Guy" o "Be My Lover", si passa per capolavori come "Lost In America", con qualche assaggio dal nuovo album, come "Woman Of Mass Distraction". Ma il vero capolavoro arriva sulle note di "Go To Hell", classica apertura alla parte più grottesca, sanguinolenta e meravigliosa dello show: Alice viene picchiato, picchia un'avvenente fanciulla (sua figlia Calico), viene messo in una camicia di forza, e infine, come sempre, viene decapitato dalla mitica ghigliottina. Finito? Ma nemmeno per idea! Tramite uno strano macchinario Mr. Cooper risorge, per regalarci una splendida "School's Out" e uscire di scena. Forse è finito davvero... ma certo che no!!! La band rientra dopo una breve pausa per gli immancabili bis, tra i quali spiccano ovviamente "Poison" (non ho mai sentito un pubblico cantare così coinvolto) e soprattutto "Wish I Were Born In Beverly Hills", brano che mai e poi mai avrei pensato di poter sentire dal vivo. Il concerto finisce, Alice e la band salutano e se ne vanno, e noi ci prepariamo per il viaggio di ritorno. Stanchi? Sì. Ma con la certezza di avere assistito ad uno degli show più belli del 2005. Alice Cooper regna. Scaletta Department Of Youth No More Mr Nice Guy Dirty Diamonds Billion Dollar Babies Lost In America I Never Cry Be My Lover Woman of Mass Distraction I'm Eighteen Between High School and Old School What Do You Want From Me Is It My Body Go To Hell Black Widow (strumentale) Drum solo Gimme Feed My Frankenstein Welcome To My Nightmare The Awakening Steven Only Women Bleed Ballad Of Dwight Fry I Love The Dead (solo la band, senza Alice) School's Out Encore Poison I Wish I Were Born In Beverly Hills Under My Wheels
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