TRICKY

Confesssiamo di esserci avvicinati al concerto in questione conoscendo poco o nulla della sua produzione, ma forti del fatto che insieme ai Portishead e ai Massive Attack è stato l’inventore del trip hop; errore più grave non avremmo potuto commettere perchè a posteriori abbiamo capito cosa ci siamo persi. Dopo averci fatto attendere un bel po' di tempo rispetto all'orario di inizio previsto, ed essersi fatto acclamare più volte dal temerario pubblico accorso (che ha sfidato tutte le previsioni del tempo tendenti al diluvio universale certo, invece non s’è vista nemmeno una goccia), sale sul palco di soppiatto tanto che nessuno se n'era accorto. Si è presentato con una versione tribale di "Sweet Dreams" degli Eurythmics seguita da "Past Mistake", trip hop epocale opportunamente dilatato dove lui cantava ripetutamente "Jesus come" (rivelatosi in seguito il brano migliore del concerto) che ha lasciato tutti sbalorditi ed ipnotizzati, anche se l’attuale cantante (Francesca Belmont) che gli fa da spalla non è stata all’altezza di Martina Topley (precedente). Esile ed a torso nudo, visibilmente accelerato nelle movenze, posiziona il microfono sullo sterno facendo uscire da lì la sua voce; la fissazione per le cover lascia un ulteriore segno che obiettivamente non ci saremmo mai aspettati: "Aces Of Spades" dei Motorhead e giù tutti a scaternarsi. Il suono non è stato dei migliori rispetto a quanto già sentito in altre occasioni in questa stessa location, piuttosto distorto; lascia basiti la sua attitudine da rapper di colore, fa salire ripetutamente gente sul palco fino a riempirlo, e alla fine del brano li saluta personalmente con calorosi abbracci. In un altro dei motivi eseguiti recitava "Karmacoma", ma non era affatto la cover dei Massive Attack (formazione a cui è molto legato stilisticamente); ennesima cover simil Beastie Boys con quel rappato inconfondibile. "Puppy Toy" con il suo jazz blues swingato fa cambiare pelle al concerto e tralascia il solco tracciato fin lì dalle cover, in un successivo brano assomiglia ai Suicide, fino ad arrivare al primo dei bis in puro stile hip hop. Camaleontico.