You are here: /

TIDES FROM NEBULA

Arriviamo sul luogo del delitto (Traffic) con colpevole ritardo, ma la fortuna ha voluto che la band fosse solo al secondo pezzo in scaletta; entrando abbiamo subito notato la presenza di uno sparuto pubblico (50 persone circa), ma molto concentrato e partecipe che non ha penalizzato la performance tanto che, a più riprese, il secondo chitarrista della band ha ringraziato gli intervenuti facendo presente che la loro presenza era da tributare al proprietario del locale (Davide) che li ha fortemente voluti qui a suonare. Il loro sound è un post rock (Mogwai, God Is An Astronaut) enfatizzato da vorticosi crescendo di elettricità multiforme e distorta puntellata da un drumming possente su passaggi dilatati e psichedelici, che tende a planare delicatamente su arpeggi puliti (ma anche al contrario, cioè parte con arpeggi puliti e poi deflagra), come il volo pindarico di un aquila quando sorvola i paesaggi tipici della scozia (ripide scogliere, grandi foreste e maestosi laghi). Un'altra post rock band tra la miriade di quelle che ogni giorno vengono fuori, che se da un lato inflazionano il genere, dall’altro c’è da constatare, per il piacere dei cultori del genere, che la proposta è molto valida, e se su disco tali band tendono ad assomigliarsi tra loro, dal vivo vengono fuori tutte le peculiarità intrinseche che nessun platter riuscirà mai a catturare nei propri solchi. A metà concerto estrapolano un brano tratto dal primo lavoro ‘Aura’, (digipak autoprodotto di rara bellezza per il gatefold) targato 2011, che lascia nettamente trasparire il furtarello perpetrato ad opera dei Pink Floyd ("Tragedy Of Joseph Merrick") che anziché deporre a sfavore dei polacchi gli dona quel quid in più come tributo ad una grandissima band del passato. Da questa traccia in avanti i rimandi ai padri della psichedelia si faranno sempre più frequenti e sarà questa la caratteristica principale che li differenzia dalla moltitudine di band simili; in occasione dell’ultimo brano, prima del tanto declamato bis, saltano tra il pubblico dimenandosi a più non posso e rischiando anche la propria incolumità. Non solo atmosfere rarefatte ma quando c’era da picchiare duro non si tiravano affatto indietro ("Purr" ne è una delle prove), anzi, ma si tenevano sempre ben concentrati sulla melodia e sul target che è la coesione dei brani.

MANY DESKTOP PUBLISHING PACKAGES AND WEB PAGE EDITORS NOW USE Reviewed by Admin on Jan 6 . L'Amourita serves up traditional wood-fired Neapolitan-style pizza, brought to your table promptly and without fuss. An ideal neighborhood pizza joint. Rating: 4.5

Commenti

Lascia un commento


2015 Webdesigner Francesco Gnarra - Sito Web