THE CULT

La Colonia Sonora di Collegno sarà questa sera teatro di un hard rock gig davvero da non perdere. Nella spaziosa location nei pressi di Torino, infatti, si esibiranno due band che insieme contano quasi cinquant’anni di carriera artistica: ad aprire le danze sarà la Strana Officina, attiva in quel di Livorno già a partire dal 1983 e da oltre vent’anni esponente di spicco della scena heavy metal italiana, attesa fra pochi giorni (la release è prevista il 30/6 per l’attivissima My Graveyard Productions) con l’uscita del loro nuovo disco; headliner della serata saranno invece i celeberrimi The Cult, artefici di un hard rock cupo e oscuro sin dal lontano 1981. Una leggera pioggerellina accompagna l’attesa dei molti presenti accorsi per assistere all’esibizione, ma le condizioni atmosferiche non sono certo tali da scoraggiare l’orda di fan agguerriti, pronti a tutto pur di godersi questa serata; tanto più che l’area concerti allestita alla Colonia Sonora è davvero ottima e pronta a rispondere ad ogni esigenza (c’è persino un tabaccaio!), garantendo anche una gran quantità di tavoli al coperto. STRANA OFFICINA Sono ormai le 21.30 quando le note di King Troll cominciano a risuonare nell’aria, al che io e molti altri appassionati accorriamo sotto il palco per non perderci nemmeno una nota del concerto del combo toscano. I nostri certamente non si sono fatti tanta strada per deludere un pubblico così numeroso (circa 500 i presenti ai piedi del palco), così che ce la mettono davvero tutta per sfruttare al meglio il poco tempo messo a loro disposizione dall’organizzazione. Nei trenta minuti di show propongono alcuni tra i migliori pezzi del loro repertorio, fra i quali spiccano, oltre alla già citata King Troll, classici come Metal Brigade (eseguita in modo sopraffino), Gamblin’ Man, Profumo Di Puttana e Officina, tutti pezzi che presto avremo la possibilità di ascoltare completamente ri-registrati, con una qualità sonora finalmente all’altezza, nell’album di prossima uscita The Faith. Il pubblico sembra gradire, anche perché i nostri sono in formissima (nonostante l’età!) e sanno come trascinare gli spettatori. I suoni potenti e chiari che fuoriescono dalle grosse casse ai lati del palco non fanno altro che rendere ancora più emozionante una performance già di per sé al limite della perfezione, e fa davvero piacere vedere dei “profani” dell’heavy metal (come un gothic a due metri da me, con tanto di catene, lattice e trucco), che probabilmente hanno conosciuto la band questa sera, completamente rapiti dalla carica della Strana Officina. E fa altrettanto piacere vedere una band così in forma dopo tanti anni di carriera e dopo tante disavventure. Aspettiamo con trepidazione l’uscita di The Faith, e se le premesse sono queste siamo già sicuri di trovarci di fronte ad un capolavoro. Batti il martello! THE CULT Dopo un lunghissimo cambio palco, alle 22.45 finalmente i The Cult salgono sul palco della Colonia Sonora. Il pubblico va subito in visibilio per Nirvana, tratta dal loro capolavoro Love, ma durante la serata saranno parecchi i classici snocciolati dalla band inglese. La presenza accorsa per l’occasione è davvero notevole: sotto il palco ad inneggiare ai loro idoli si trovano un migliaio di fans scatenati, di tutti i tipi e di tutte le età. I The Cult hanno ormai i loro anni sulle spalle, e la cosa si fa parecchio sentire dal punto di vista della presenza scenica: al contrario dei loro colleghi della Strana Officina, che sembrano ancora dei ragazzini al loro primo concerto, i cinque inglesi sono piuttosto fermi sul palco ed è solo la forza della loro musica a coinvolgere il pubblico, grazie a classici come Sleepwalker o Here Comes The Rain. La scaletta scelta spazia un po’ in tutto il loro repertorio, anche se certamente il maggior coinvolgimento degli spettatori si registra per i loro classici degli anni ’80, mentre l’accoglienza per i pezzi più recenti è un po’ più fredda. Una prestazione complessivamente soddisfacente, benché a mio parere sia stata molto professionale ma poco sentita da parte della band. Poco dopo mezzanotte il concerto ha termine: in conclusione possiamo dunque dirci soddisfatti, anche se forse avremmo preferito che la Strana Officina suonasse qualche minuto il più. L’estate della Colonia Sonora è ancora lunga, e molti altri saranno i concerti di livello internazionale proposti in questa location. Concerti ai quali vi consiglio vivamente di assistere, poiché l’organizzazione di fronte alla quale mi sono trovato in questa occasione è stata veramente ottima. Nota: il report è purtroppo senza foto poiché inspiegabilmente la mia digitale ha deciso (con una decisione da me assolutamente non condivisa) di cancellare in blocco tutte le foto in memoria. Mi riservo di cambiare al più presto macchina fotografica, ma purtroppo al momento non posso fare altro che scusarmi per il disservizio.