You are here: /

TANGERINE DREAM

Nell’ambito della rassegna 'Dancity' (come chiarisce il titolo stesso perlopiù votata alla musica dance), arrivata alla 12° edizione, il giorno 24 agosto abbiamo scoperto una cittadina di raggiante bellezza, vitale, piena di locali e di gente fino a notte fonda, viuzze che si sviluppano tra monumenti, chiese e piazze tenuti in maniera eccellente. All'interno del chiostro di San Domenico, chiesa che da tempo ha perso la sua funzione religiosa, che si confà alle session di registrazione dei tedeschi tra i primi ad usare uno studio ricavato da una chiesa sconsacrata, si è tenuta la tre giorni del festival.

I Tangerine Dreams sono un tra i padri putativi del kraut rock tedesco assieme ai Kraftwerk, Can, Amon Duul etc etc, per cui sono diventate delle icone, purtroppo della formazione originale non vi è rimasto nessuno, specie dopo la morte di Edgar Froese nel 2015, la band si è presentata con Quaeschning ai synth, Hoshiko Yamane al violino e Ulrich Schnauss alle tastiere. Il concerto non è stato caratterizzato solo dai suoni ma le proiezioni sullo schermo retrostante la band (alcuni inconvenienti tecnici hanno mozzato diversi frame) evidenziavano immagini di viaggi surreali, luci accecanti e tourbillon di colori; la maggior parte del live si è sviluppata tra techno e colonne sonore di serie b con un sound mastodontico, magari il volume un pelo più basso non avrebbe guastato. Le sonorità calamitanti del violino elettrico hanno catturato il proscenio, l'equivalente dei voli pindarici di un synth; i tedeschi attraverso dei veri e propri  escursioni spaziali hanno permesso di estraniarci dalla realtà tramite un overdose di suoni sintetici, per farci tornare sulla terra quando il sound si avvicinava alla techno. “Stratosfear” è stato il culmine della serata, l'apoteosi del viaggio negli anni 70, la sublimazione; la discografia talmente sconfinata ha reso quasi impossibile riconoscere i brani presentati.

Ci saremmo aspettati più tracce tratte dai dischi kraut, invece il set é proseguito tra brani un pò troppo ridondanti di musica techno, qualche colonna sonora trascurabile e alcune jam session tirate oltre misura, comunque sempre lungo i binari di dancity. Probabilmente l’errore lo abbiamo commesso noi, avremmo dovuto presenziare agli show degli anni '80, periodo dei capolavori ‘Stratosfear’, ‘Underwater Sunlight’, ‘Force Majeure’, ma la macchina del tempo ancora non l'hanno inventata.

MANY DESKTOP PUBLISHING PACKAGES AND WEB PAGE EDITORS NOW USE Reviewed by Admin on Jan 6 . L'Amourita serves up traditional wood-fired Neapolitan-style pizza, brought to your table promptly and without fuss. An ideal neighborhood pizza joint. Rating: 4.5

Commenti

Lascia un commento


2015 Webdesigner Francesco Gnarra - Sito Web