CELESTE: Animale(s)
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01/01/2018A dispetto del nome, qui di celestiale non vi è nemmeno un atomo scisso dalla fissione nucleare, i testi vertono su Stupri, pedofilia, incesti, guerra, religioni, e loro sono degli esseri inumani sputati dall’inferno più abietto triggerati dai peggiori istinti di distruzione di massa; dall’inizio alla fine del doppio platter sarete sottoposti ad un continuum, senza il minimo rallentamento di velocità, di devastazione, come una corsa a perdifiato. Si sono formati nel 2005 e con ognuno dei loro 5 lavori hanno spinto sempre più in là i limiti derivanti dalla fusione di sludge, postcore and black metal suonati al fulmicotone, col piede sempre premuto sull’accelleratore; l’equivalente di uno sciame di demoni cyborg privi di qualsiasi barlume di pietà nei confronti della razza umana. Dal vivo sono un esperienza spiazzante, suonano al buio con la sola luce derivante dai raggi infrarossi che sormontano le loro teste, uno scenario infernale; dispiegano violenza senza compromessi, chiude il cerchio dei dannati le urla strazianti e belluine del vocalist paragonabile ad uno dei suppliziati di Hellraiser. Spiazzanti e disumani.
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