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SUM 41

Dopo il concerto di Carroponte che non fu esente da critiche e polemiche per l'organizzazione e la location, i Sum 41 sono tornati in Italia con tre date (Milano e per la prima volta a Padova e Roma). Ebbene sì, esiste anche il centro-sud. Ma andiamo per ordine.   

28 Gennaio 2017 - il Teatro Geox di Padova ha assistito ad un concerto senza precedenti; ad aprire il tour europeo è toccato alla band francese Paerish con il loro primo album in uscita, e tanta voglia di mettersi in gioco; sono stati all'altezza del pubblico, forse però un po' troppo distanti dal genere che suonano adesso i Sum 41 che come cita il nome del tour, quest’ultimi non sono tornati, ma bensì hanno creato i Sum 41 3.0 (niente a che vedere con la performance dell'agosto scorso); Deryck Whibley in formissima e i ragazzi a dir poco fantastici, un feeling ritrovato sia tra di loro, sia con il pubblico, chiamato più volte in causa per prendere parte a quello che è stato un signor concerto. 

DIAMO I VOTI.

Location: 8. Un pò di problemi con gli ingressi, ma tutto sommato era una location ideale per questo concerto. Il tutto è stato trasmesso sui due schermi presenti ai lati del palco, il che è stato ben gradito da chi era sulle tribune frontali.
Organizzazione: 8. (Davano l’acqua a chi era in prima fila)
Pubblico: 8. La maggior parte dei presenti era lì solo per "With Me"; ma era facile intravedere famiglie intere, coppie e gruppetti di amici. Non ci sono stati problemi come per il Carroponte.
Paerish: 6

 

29 Gennaio 2017 - il datch forum di Assago (MI) non segnava un sold out, ma stando a noi, mancavano giusto 2/3 biglietti da vendere. Ad aprire lo show oltre i Paerish ci son stati gli Andead di Andrea Rock (Virgin radio) che dire loro giocavano in casa! I Perish hanno suonato nello stesso modo della prima data; niente da aggiungere, ne da togliere. La performance dei Sum 41 invece ha avuto degli intoppi, delle vere e proprio Epic Fail, prima di uscire sul palco, lo staff doveva far cadere un telo… beh, il telo non è caduto, ed abbiamo assistito ad una band sconcertante ed un Whibley al quanto "incazzato". Dopo un’oretta circa di esibizione, Mr. Whibley si siede al pianoforte per la solita "Pieces" ma il microfono si stacca; e partono risate tra il pubblico e un rigoroso “Se vuoi puoi restare così fino alla fine” all’instancabile membro dello staff. Sistemato questo inconveniente, per lo stupore di tutti partono le note di "Reason To Believe" per poi attaccare come da scaletta. 

DIAMO I VOTI.

Location: 9.
Organizzazione: 7. Gli epic fail che resteranno nella storia per i fan. (Non Davano l’acqua a chi era in prima fila, stavamo morendo!)
Pubblico: 8. Come per Padova, la maggior parte dei presenti era lì solo per With Me; Fantastico il coinvolgimento dei fan per l’esibizione di “Walking Disaster”; con un Forum illuminato dai cellulari. Molto suggestivo.
Andead: 7
Paerish: 7


 

31 Gennaio 2017 - Per la prima volta nella storia, i Sum 41 arrivano a Roma e ad ospitarli è l’Atlantico Live. Come al solito i Paerish aprono le danze, ma questa volta, sarà stato l’aver superato la “timidezza”, o l’aver preso familiarità con il pubblico italiano, ma i francesi hanno fatto l’esibizione migliore delle tre date italiane, grinta e tanta iterazione col pubblico; “mo ce siete piaciuti”! Dopo gli Epic Fail di Milano, il telo è caduto come doveva essere, ed i Sum 41 hanno mantenuto lo stesso instancabile ritmo delle date precedenti; temevamo in una setlist identica a quella delle precedenti date, e invece per la prima volta in assoluto i ragazzi hanno suonato “Twisted By Design” (l’ultimo pezzo di 13 ‘Voices’) a dir poco spettacolare. 

DIAMO I VOTI.

Location: 8. All’ingresso ci sono state perquisizioni che manco quando si va visita nelle carceri, però in tempi del genere ci può anche stare.
Organizzazione: 7. Il bar era chiuso all’uscita, e niente, chi non aveva acqua sarà morto o qualcosa del genere.
Pubblico: 7. Non solo la maggior parte dei presenti era lì solo per With Me (vedi date precedenti), ma tanti erano lì solo per dar fastidio, e far male (N.B. riempire di calci e gomitate non è pogare), siamo stati testimoni di gente che non conosceva manco l’ABC delle canzoni (contenti loro, contenti tutti).
Paerish: 8

 

Dato che le setlist variavano solo per pochissimi pezzi, facciamo un sunto di queste performance. Quest’anno ricade il ventesimo anniversario della formazione, e com’è giusto che sia, i Sum 41 hanno spaziato tra vecchi e nuovi brani; il cambiamento di stile e la crescita si è notata soprattutto dal vivo. L’aggiunta di più ballads ci risultava al quanto “esagerata”, ma si deve dire che è stato emozionante e serviva soprattutto per far riprendere fiato all’instancabile Frank Zummo. 

Durante l’esibizione di “Makes No Difference”, Deryck era solito sparire dal palco per poi apparire al centro del parterre e suonare “With Me”, per poi ritornare con gli altri quattro e far scatenare il pubblico sulle note di “God Save Us All”. Non potevano mancare delle cover, un mix di cover metal (Ozzy, Iron Maiden e Metallica) suonate da Dave Baksh per completare con “Grab The Devil”.

 Dopo il momento di Dave, tocca all’altro chitarrista solista, che si deve accontentare dell’ “assolo” di “We Will Rock You” (Queen); non vogliamo creare polemiche, Dave mancava a tutti ed è tornato a riprendersi quello che aveva lasciato anni prima, ma piazzare Tom Thacker dietro tutta la formazione, e farlo strimpellare una cover, non ci sembra poi tanto giusto; uno spreco per le sue capacità.

A chiudere i concerti era la classica ed immortale “Fat Lip”, e mentre la platea si avviava all’uscita, eccoli riapparire sulpalco vestiti dal loro alter-ego, i ‘Pain For Pleasure’. Con la dipartita di Stevo Jocz (che era la voce dei Pain For Pleasure), i vecchi fan erano molto scettici al riguardo, eppure, Tom si "riprende" il suo spazio in versione metal, cantando e facendo divertire il pubblico con l’esibizione, Spettacolare. Probabilmente la parte più divertente del tour per loro è questa. 

Dopo ogni concerto, i Sum 41 erano soliti fermarsi con i fan; beh, le cose non sono cambiate poi così tanto, ma questa volta se li si voleva incontrare bisognava acquistare il nuovo album al 

merchandising o almeno avere una copia di '13 Voices'. Per nostra fortuna siamo riusciti ad accedere sia a Padova che a Roma (per Milano non fu organizzato niente del genere), ed abbiamo avuto modo di scambiare quattro chiacchiere veloci, e possiamo dirvi che questi ragazzi sono ancora gli stessi, molto umili,gentili e disponibili con tutti, un Deryck Whibley imbarazzato e taciturno, che ci ha risposto solo alla terza data con un “Vi aspettiamo alla prossima data italiana”. Che altro aggiungere, se non: "CI SAREMO". 

Un ringraziamento allo staff del Sum 41 Italia!

SETLIST:

* Introduction to Destruction
* A Murder of Crows
* Fake My Own Death
* The Hell Song
* Over My Head (Better Off Dead)
* Goddamn I’m Dead Again
* Underclass Hero
* Screaming Bloody Murder
* There Will Be Blood
* War
* Motivation - Bitter End* Grab the Devil (+ Metal Mayhem)
* We’re All to Blame
* Walking Disaster
* Makes No Difference
* Twisted By Design [ROMA]
* With Me
* God Save Us All (Death to POP)
* Drum Solo
* No Reason
* We Will Rock You (cover dei Queen)
* Still Waiting
* In Too Deep

*BIS*
* Reason to Believe (acoustic) [MILANO & ROMA]
* Pieces
* Welcome to Hell
* Fat Lip

*BIS 2*
Encore 2:
* Pain for Pleasure

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