SODOM

Una gran bella serata a base di sonorità forti ci aspetta questa sera. Fa tappa infatti stasera al Live di Trezzo sull'Adda il tour dei Sodom a supporto dell'ultimo 'In War And Pieces', quattordicesima fatica in studio per la band tedesca. Primo supporting-act di serata sono i milanesi Irriverence, band dalla gavetta underground decisamente notevole, e freschi autori del recente 'Upon These Ashes', album nel quale fa un'ospitata un personaggio abbastanza conosciuto dal pubblico di stasera, tale Tom Angelripper. Il set dei meneghini, guidati dal chitarrista/cantante Ricky Paiolo è davvero convincente, pur non supportato a dovere da un audio afflitto da problemi, basato su un caratteristico sound alternante la violenza tipica del thrash tedesco e certe evoluzioni più complesse a base di tecnica pura, e fa subito presa sul pubblico presente. Quaranta minuti per loro, decisamente apprezzati dai presenti. Un veloce cambio di palco ed è giunta l'ora degli svedesi Die Hard, combo affezionato ad un sound decisamente old school e leggermente black oriented. Suoni migliori per loro, ed i pezzi del loro unico album da studio (più numerosi EP) vengono snocciolati e ben apprezzati dal pubblico che via via diventa sempre più folto. Anche per i Die Hard poco più di quaranta minuti, gestiti meglio della band di apertura, giocati anche su una mobilità maggiore on stage ed una padronanza delle assi decisamente più sicura. Giunge così l'ora degli headliner di serata, i potenti Sodom, band spesso sottostimata durante la maggior parte della propria carriera, ma giustamente salita negli ultimi anni sul carro di coloro che vengono rispettati per la coerenza perdurata durante quasi trenta anni di carriera. La band, con il nuovo Markus Freiwald dietro le pelli a sostituire il povero Chris Witchhunter, irrompe on stage sulle note della title track del nuovo album, "In War And Pieces". Subito problemi, ed il chitarrista Barnemann passa tutta la song attorniato da tecnici del suono. I problemi non si risolvono, anzi, e "Sodomy And Lust" viene addirittura sospesa per alcuni minuti, per poi essere rieseguita alla ripresa. Per fortuna i grossi problemi sembrano finiti, ed i grandi classici della band vengono snocciolati uno dopo l'altro per la gioia di un pubblico violentissimo, impegnato senza sosta in poghi e walls of death. "M-16", "Outbreak Of Evil", "Agent Orange", "City Of God" e "Nuclear Winter", da parte di una band che, a dispetto dell'ultimo, forzato, cambio di line-up, appare già perfettamente rodata. "Ausgebombt", "Remember The Fallen" e "Bombenhagel" mettono fine alle ostilità. Tirando le conclusioni, decisamente una buona serata, leggermente rovinata ma non compromessa dai problemi tecnici, quindi buona così.