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ROSS THE BOSS

Il Motorock di Cremona è un appuntamento che, per molti motivi, non manca mai da un sacco di anni nel mio calendario degli eventi estivi; innanzitutto l'ambientazione a dir poco suggestiva, a base di fiammanti motociclette custom, rombanti e cromate, con lo splendido panorama del parco sul Po a fare da cornice, e poi i concerti proposti per l'evento sempre in spirito defender ed assolutamente di serie A. Quest'anno poi cade il ventennale della manifestazione, quindi anche quest'anno un appuntamento da non perdere. Ospiti musicali per l'edizione 2009 sono Ross The Boss e la sua band, freschi autori del debut 'New Metal Leader', con gli italianissimi Listeria nel ruolo di supporting act. Sono proprio questi ultimi ad aprire la serata musicale, con il loro hard n'heavy davvero ottimo. Con una setlist ben bilanciata tra il nuovo album in uscita ed il classico 'Full Of Fire', i Listeria hanno davvero ben impressionato, con un set energico e fiammeggiante. Il singer Greg sugli scudi, spalleggiato a dovere dall'ottimo Ciano e dalla potente sezione ritmica, si è dimostrato davvero un valido e carismatico frontman, capace di calamitare l'attenzione di tutto il numeroso pubblico.Davvero una band da rivedere, magari in un concerto da headliner! Diverso è purtroppo il discorso legato all'esibizione della Ross The Boss band, che, a dispetto di un debut album molto buono, ha sfornato una prova assolutamente non convincente sotto molti aspetti. Pronti via con il singolo ed opener dell'album, "Blood Of Knives", seguito dalla buona "Death And Glory", e fin qui tutto bene, con la band compatta sulle prime battute e sui pezzi propri; i problemi sono arrivati con il pezzo seguente, "Death Tone", prima di nove covers dei Manowar che saranno proposte durante il set. Ok, non mi sarei mai aspettato un concerto senza il fantasma dei Manowar a fare da presenza ingombrante sul palco, ma quella che si presenta agli occhi degli spettatori è, a conti fatti, semplicemente una cover band dei kings of metal, e neppure una delle migliori. Il simpaticissimo singer Patrich Fuchs non ci arriva minimamente, avendo un tono vocale abbastanza differente da quello richiesto per queste interpretazioni, ed il settaggio degli strumenti, così differente da quello classico e caratteristico dei kings, rende i brani decisamente banali e senza alcun appeal. Essì che molti dei pezzi del repertorio dei kings of metal scelti per l'occasione, come ad esempio canzoni come "Death Tone", "Shell Shock" o "Gloves Of Metal", erano decisamente coraggiosi e praticamente dimenticati dal tempo, tanto che solamente i membri del fan club ufficiale dei Manowar (e neppure tutti quanti) li conoscevano e li cantavano, e sono stati preferiti a pezzi molto più famosi del periodo Ross e che sicuramente avrebbero avuto molto più risconto, come "Kings Of Metal, Manowar, Sign Of The Hammer o Fighting The World". Forse dopo un secondo album, e con una scaletta incentrata sulle canzoni della Ross The Boss band, che comunque dal vivo sono tanto buone quanto lo sono su disco, potranno dare un'impressione migliore, ma per stasera, a parte la simpatia, l'esibizione è da bocciare. Per concludere, un ringraziamento sentito al presidente del MC, il signor Gino, sempre uno splendido e gentile padrone di casa.

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