MAD MAX: NIGHT OF WHITE ROCK
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16/01/2006E' durato qualcosa come sedici anni l'esilio dei Mad Max dalla scena del music biz, un esilio iniziato nel 1989 dopo il congelamento della band da parte di Michael Voss (sempre se si esclude il cd "Never Say Never del 2000, ritenuto dai più un solo album di Voss appunto e Breforth che altro), deciso a seguire i Bonfire durante il loro tour europeo dell'epoca, e di Axel Kruse, pronto a dar vita ad una delle più influenti band teutoniche nel campo delle sononorità hard-rock, alias i Jaded Heart. Ora però, in questi tempi di reunion più o meno sospette, il quartetto formato da Voss, Bergmann, Breforth e Kruse decide di tornare insieme in studio ancora una volta, dando così vita al nuovo album dei rockers europei, intitolato "Night Of White Rock". Il cd è costituito da undici tracce di puro hard melodico di derivazione germanica, influenzato senza mezze misure dal sound di acts quali Jaded Heart e Casanova. Ma non solo: le lyrics dei vari brani, infatti, sono state composte da Breforth in un background di chiaro stampo cristiano, andando così a catalogare la proposta in questione all'interno del filone del christian rock. Quello che stupisce maggiormente di "Night Of White Rock" sono le semplici ed accattivanti melodie di ogni singolo pezzo, melodie che non hanno apportato assolutamente nulla di nuovo rispetto a quanto sin qui visto sia all'interno del gruppo stesso che nei diretti riferimenti prima citati, ma che sanno comunque essere ruffiane al punto giusto per catturarsi le simpatie di tutti gli amanti della scena rock melodica per eccellenza. A tutto ciò si aggiunge una produzione sì essenziale ma di elogiabile livello qualitativo, ottima per dare visibilità e presenza a tutti gli elementi dell'interessato parco strumenti, con particolare menzione alle chitarre rese corpose ed incredibilmente graffianti. Forse in molti catalogheranno questa uscita come ripetitiva e mancante anche del più piccolo spillo di originalità, mentre io personalmente, da buon AORster, non posso che alzare senza ripensamenti i miei pollici nei confronti di quattro autentici volponi della scena hard melodica, quattro nomi che tra ieri e oggi hanno saputo scrivere importanti pagine della nostra amata musica. Pagine arricchite da quella di "Night Of White Rock", una storia che meritava senza dubbio di essere raccontata. Bentornati ragazzi, è bello vedervi ancora in forma.
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