PETER HOOK
Come dice il proverbio: se il buongiorno si vede dal mattino la giornata non potrà che essere migliore. Le premesse c'erano tutte: il tour promozionale che univa i brani dei Joy Division a quelli della creatura nata dalle ceneri della band madre: i New Order; la musica che ci ha intrattenuti prima dell'inizio del concerto è stata semplicemente fantastica: Kraftwerk - "Trans Euro Express", A Perfect Circle - "Passive", Rob Zombie - "Dragula", preludio a ciò che ci avrebbe accompagnato per il resto della serata. Peter si presenta sul palco senza troppo clamore ed imbastisce la tribale "Exercise One" e la punkeggiante "No Love Lost" che hanno fatto da rodaggio, prima di piazzare "Twenty Four Hours" enfatizzata da uno dei più bei giri di basso di sempre. Semplicemente strepitosa è "She's Lost In Control"; "Something Must Break" (brano meno riuscito del lotto finora presentato perchè troppo tribal-ripetitivo) è stata dedicata ad un amico romano scomparso. A dirla tutta il set dei Joy Division è stato troppo breve (20 minuti circa) per le aspettative del pubblico e per la quantita e qualità dei brani che meritavano di essere suonati. E' il turno dei New Order; "Dreams Never End" si avvale di una chiarissima matrice The Cure nei giri di chitarra, "Truth" è sorretta da una batteria elettronica e da chitarre rumorose che hanno fatto la fortuna dei Cocteau Twins di "Garlands" e "Treasure", con l'unica differenza che alla voce non c'era Elizabeth Frazer. L'occasione del trentennale di "Power Corruption and Lies" è stato motivo di raduno per darkettoni vecchi e giovani, amarcorder ultraquarantenni che hanno vissuto sulla propria pelle quegli anni segnati dall'amara malinconia dei Joy Division e dalle melodie synth pop dei New Order. Ad accompagnare Mr. Hook c'era anche il figlio (ormai in pianta stabile nelle diverse performance del genitore) che degno di tale progenie non poteva che suonare il basso, così da permettere al padre di dedicarsi, a secondo dei brani, solo alla voce. Dalla parte centrale del set in poi abbiamo avuto la vaga sensazione che i brani in scaletta fossero delle outtrack o dei b-side di quanto fatto dai New Order, addirittura brani riproposti in maniera tale (stravolti) da renderli irriconoscibili e senza costrutto. "Blue Monday" (totalmente campionata) e "Temptation" (storpiata dalle non eccelse qualità vocali di Peter necessarie a raggiungere i picchi interpretativi del brano originale) rappresentano, nell'infausta scelta della scaletta, la miglioria della morte perchè seguono quell'ora abbondante di brani di dubbia qualità e valore; "True Faith" e "Turn The Heather On" avrebbero strameritato una rendition. Zuccherino prima di andare a dormire: "Transmission" e "Shadowplay". Più ombre che luci anche se è da tributare un plauso alla band per aver suonato circa due ore e mezza (tenendo in considerazione le quattro volte che sono usciti dal palco). It's gonna be a long night in barba a chi il giorno dopo si doveva alzare presto per andare a lavorare. Riflessioni post-concerto: la differenza tra i brani dei Joy Division e quelli dei primi lavori dei New Order è stata tale che i secondi scompaiono al confronto, dando la netta sensazione che i pezzi di questi ultimi mancassero di quel quid che li rendesse immediatamente riconoscibili e tali da rimanere impressi nella memoria. SETLIST: 01. Exercise One (Joy Division) 02. No Love Lost (Joy Division) 03. Twenty Four Hours (Joy Division) 04. Disorder (Joy Division) 05. She's Lost Control (Joy Division) 06. Something Must Break (Joy Division) 07. In A Lonely Place (New Order) 08. Procession (New Order) 09. Dreams Never End (New Order) 10. Truth (New Order) 11. Senses (New Order) 12. Chosen Time (New Order) 13. ICB (New Order) 14. The Him (New Order) 15. Doubts Even Here (New Order) 16. Denial (New Order) 17. Ceremony (New Order) 18. Temptation (New Order) 19. Age of Consent (New Order) 20. We All Stand (New Order) 21. The Village (New Order) 22. 5 8 6 (New Order) 23. Your Silent Face (New Order) 24. Ultraviolence (New Order) 25. Ecstasy (New Order) 26. Leave Me Alone (New Order) 27. The Beach (New Order) 28. Temptation (New Order) 29. Transmission (Joy Division) 30. Ceremony (New Order) 31. Shadowplay (Joy Division)
Commenti