PAIN OF SALVATION

Dopo gli show di Treviso e Roma i Pain Of Salvation sbarcano finalmente anche a Milano per il tour 2007 a supporto del nuovo e quantomai complesso "Scarsick". Al Rolling Stone, dove sono accorse numerose persone, si respira l'intima e soffice aria che è solita accompagnare i POS nei loro concerti e senza farsi troppo attendere (nessun gruppo ad aprire la serata) eccoli puntualissimi sul palco introducendo la title-track dell'ultimo lavoro che diventa il filo conduttore del concerto. Come dimostrato su disco gli svedesi anche dal vivo risultano energici, concreti e pungenti sfornando una prestazione suprema anche se meno attenta ai particolari e più grintosa del solito. La scaletta, che è decisamente poco spinta sull'emotività (se non per una versione di "Undertow" semplicemente struggente) e più improntata sulla geniale creatività di canzoni come "Cribcaged", "Diffidentia", "Flame To The Moth" e le classiche "Ashes" ed "Used", ripercorre l'intera carriera della band assicurandosi la soddisfazione dei presenti nonostante secondo il sottoscritto abbiano troppo 'snobbato' quel capolavoro di "Remedy Lane". Con un Daniel Gildenlow in perfetta forma che sforna una prestazione sopra le righe ed una band che non risente minimamente del cambio di line-up al basso (ottimo il nuovo innesto, poco mobile sul palco ma tecnicamente all'altezza) si va sul sicuro. Invidiabile l'affiatamento, invidiabili le doti tecniche ma soprattutto l'intensità sprigionata dal palco. I Pain Of Salvation rappresentano oggi una delle migliori realtà nel panorama musicale mondiale. Da applausi.