NASUM
Quale miglior maniera di trovare refrigerio dall'ondata di caldo tropicale che ci sta facendo assaporare l'ebrezza dei 40 gradi con il 100% di umidità già nel mese di giugno in quel di Roma? Fare del pogo sfrenato alternato a sano headbanging sulle note dell'ultimo live in italia dei redivivi Nasum (in realtà più una cover band di questi visto che della formazione originale c'era solo il batterista, e che alla voce hanno preso in prestito Keijo Niinimaa dei Rotten Sound). Le parole con cui ha esordito il cantante della band che rappresenta la punta di diamante della seconda ondata del grind mondiale, sono state una vera e propria pietra tombale sul futuro della band: "This is the first and last gig ever in Rome"; di Keijo ci ha colpito sia la somiglianza fisica con Tompa (At The Gates - The Great Deceiver, privando il buon Tompa della barbona), sia nell'uso della voce, e siamo rimasti a bocca aperta quando abbiamo visto che gli altri membri suonavano a velocità fotonica stando quasi fermi. Il retaggio musicale della madre patria non poteva che essere il trademark delle chitarre, crushing come i precursosi Entombed/Dismember/Carnage, leitmotiv che ci ha accompagnato lungo tutta la nostra giovinezza; il pensiero non poteva non andare a Mieszko Talarczyk (morto nello tsunami che ha investito la Thailandia) lo stesso tsunami con il quale i Nasum ci hanno gentilmente omaggiati ("I See Lies", uno dei tre brani in sequenza tratti dal primo lavoro). Quando la passione per una band supera le vicissitudini e gli avvicendamenti dei singoli membri, non c'è freno inibitorio che tenga dal dimostrare l'attaccamento ai propri paladini, come successo nell'inferno del Traffic in questa più unica che rara occasione. Non vi nascondo che abbiamo rischiato l'incolumità fisica per almeno tre volte (essendo gracili di costituzione) a seguito delle rivolte giacobine sotto il palco. In chiusura di concerto un consiglio a tutti quelli che hanno pogato sfrenatamente facendo salire l'adrenalina a livelli di allarme rosso, "Inhale/Exhale" per poter tornare a ritmi cardiaci normali.
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