MISFITS
Felice più di Tardelli nella finale dei mondiali dell'82 raggiungo il Piper (famosissimo discoteca degli anni '60) con la mia vespetta rosso fiammante per rivedere i grandiosi Misfits. Entrando mi rendo conto che il leggendario locale, a differenza di quanto avevo sentito dire, non è poi così male. Infatti il sound è buono, il palco abbondante tale da permette a tutti i presenti di godesi un concerto di qualità. I due gruppi che aprono le danze, rispettivamente i Fingernails e i Fenisia, non sono male, anche se centrano poco con l'horror punk suonato dai Misftis. Si beccano gli applausi del pubblico e riscaldano bene l'animo dei presenti sempre più impazienti di vedere gli headliner dimenarsi sul palco. Le luci si spengono intorno alle 22:30 e, in contemporanea, parte un'intro che annuncia l'ingresso dei fenomenali Misfits. Il pubblico si incendia, e con loro la band che esplode suonando "Halloween""! Il moro veterano Jerry, con il suo ciuffo impomatato, macina canzoni a manetta regalando grandi classici ai presenti. Lo show prosegue frenetico e Jerry, Dez e Robo alternano pezzi memorabili a brani nuovi di pacca (ed era dopo dieci anni di vuoto) che saranno presenti sul nuovo disco 'The Devils Rain' che troveremo nei negozi di dischi a partire dal 4 ottobre. Tutto sommato non sono malvagi, il pubblico risponde bene e il pogo sul parterre del Piper non sembra calare di intensità. Si crea un'empatia fantastica tra chi suona e chi si gode l'evento. Sul palco c'è un casino di gente che sale di continuo, c'è chi balla, chi corre ad abbracciali, chi a scattare una istantanea mentre suonano, tanto che a un certo punto ho pensato che qualcuno salisse anche per rubargli il portafogli (ma considerando la stazza del buon vecchio Jerry avrei fortemente sconsigliato al temerario lo scippo). È un tripudio di teste che si muovono sotto il palco e di stage diving come non vedevo da anni in Italia, il tutto è reso possibile dalla mancanza di transenne antipanico tra il palco e il pubblico (è una vera libidine per gli amanti dal tuffo di testa sui cristiani!). Il momento topico della serata, comunqnue, arriva quando una cicciona sale sul palco e tutti si domandano chi abbia avuto la forza per sollevare quel peso massimo. Oltre ad avere due tette che ondeggiano come due buste piene d'acqua, ha anche la brillante idea di girarsi di schiena al pubblico e alzarsi la gonna provocando conati di vomito tra i presenti in sala! Un barlume di lucidità non è riuscito a raggiungerla neanche quando ha deciso di tuffarsi a mò di 'orca assassina' sui malcapitati delle prime file. A parte questi istanti di terrore e follia, la festa continua con il susseguirsi di brani memorabili come "Skulls", "American Psyco", "Walk Among Us", "Gealous Again", cover dei Black Flag, "Land Of Death". Dopo un saluto veloce il pubblico urla che non ne ha abbastanza e la band, capitanata dal grande Only, rientra per una serie di encore che si concludono con "Die Die My Dirling". A fine show, dopo aver tolto bracciali e mantello e aver lanciato polsini sudatissimi sul pubblico, l'ex promessa del football collegiale spunta di nuovo per il tradizionale saluto speciale ai fan dedicandosi a loro con foto ed autografi (un grande! mai visto un artista tanto disponibile con i suoi seguaci). Tra l'altro, fatto ulteriormente positivo, molti sono i giovanissimi che hanno assistito al concerto. Ritengo che vedere dal vivo una band di tale spessore, per le nuove leve, sia il mezzo attraverso il quale ammirare l'attitudine e la coerenza di gente che da trent'anni suona con il cuore la propria musica. È palese la differenza con molti gruppi più giovani che, nonostante facciano dello sporco punk rock, si atteggiano a mega stars hollywoodiane!
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