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MAYHEM

E' una pioggia copiosa (tanto per cambiare direte, visto che ogni volta che il mio nome è sulla lista accrediti viene giù il diluvio) quella che mi attende arrivato al Mac2; a fare gli onori di casa è il simpatico Blasphemer, ma questa è un'altra storia che leggerete nell'intervista al suddetto. L'infuocata serata vicentina si apre con i giapponesi DEFILED, per lo stupore di gran parte del pubblico, che di certo non si aspettava un ensemble brutal death con gli occhi a mandorla! La proposta dei quattro nipponici è in sostanza costituita da un assalto brutal senza compromessi, dall'alta perizia tecnica (impossibile non gradire le primizie offerte dal bassista) ma piatto come l'encefalogramma di un morto. Con tutto il rispetto, i Defiled mi sono sembrati niente di più che i Krisiun versione giapponese: grande impatto, precisione chirurgica, ma tanta, troppa monoliticità e impossibilità di distinguere i brani uno dall'altro. Sufficienti, ma tutt'altro che essenziali. Dopo un breve soundcheck salgono sul palco i norvegesi CADAVER, da tempo protagonisti della scena estrema nordica, e chi ha buona memoria se li ricorderà con il monicker Cadaver Inc. di supporto ai Morbid Angel tre anni fa; l'infuocata performance dei nostri ha messo in luce una band ricca di qualità (non ultima quella di avere un frontman pressochè identico al nostro prode Mad Butcher redazionale!), dall'attitudine totalmente 80's e una sfacciataggine e dedizione rare al giorno d'oggi. A metà strada tra Destroyer 666 e Exhumed, i quattro non hanno fatto prigionieri passando da brani dell'ultimo lavoro ("Necro As Fuck", "Decomposed Metal Skin", "Awakening") a pezzi decisamente più datati, come "Mr Tumour's Misery"; senza nulla togliere agli headliner Mayhem e al loro bel concerto, i vincitori di questa sera sono stati i Cadaver. Brutti, sporchi, sudati e cattivi come piace a me, così è come dovrebbe essere una band estrema. Immensi. CADAVER setlist Necro As Fuck Corrosive Delirium Snapper Die Like This Awakening The Etching Cleanser Evil Is Done Mr Tumour's Misery Decomposed Metal Skin Il palco viene ora allestito per gli attesissimi headliner della serata, gli immensi (una volta, adesso un po' meno) MAYHEM; la scenografia è costituita da degli stand in metallo raffiguranti fiamme, coltelli e cose del genere, ed è davvero molto suggestiva, peccato per l'assenza del famoso logo della band in metallo, probabilmente escluso per problemi di spazio. Dopo una pulsante intro Blasphemer scandisce il dissonante accordo che introduce "Whore", e da lì in poi è il delirio; Maniac arriva a passi lenti imbottito in un saio da monaco e la band si dimostra fin da subito affiatata, in un'inedita formazione a cinque (ma non chiedetemi chi sia il secondo chitarrista, non ne ho la minima idea); la buona acustica del locale permette all'audience di godersi appieno ogni passaggio, mentre la scelta dei brani lascia ben poco spazio a "Chimera" per concentrasi di più su "Wolf's Lair Abyss" e "Grand Declaration Of War", dal quale vengono estratte "In The Lies Where Upon You Lay" e la magnifica "View From Nihil" (eseguita in maniera leggermente approssimativa ad essere sinceri). Non è stata certo una serata perfetta per i Mayhem, costretti a tagliare "Ancient Skin" per via di una spina staccata che ha mandato in black-out l'intero impianto del palco, ma classici come "Deathcrush" o "Freezing Moon" non hanno certo lasciato indifferenti i ragazzi accorsi in quel di Vicenza. Dopo la conclusiva "Pagan Fears" i nostri si ripresentano onstage, acclamati a gran voce, per demolire definitivamente il pubblico con "Necrolust" ("dedicata al Papa come al solito", dice Maniac) e "A Time To Die". Un bel concerto quindi, e complimenti ai Mayhem per essere riusciti a reggere il peso della leggenda, anche dal vivo. MAYHEM setlist Whore Fall Of Seraphs Carnage View From Nihil Dark Night Of The Soul Ancient Skin Silvester Anfang Deathcrush Freezing Moon In The Lies Where Upon You Lay My Death Pagan Fears Necrolust A Time To Die

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