MARILLION
L'attesa è quella delle occasioni importanti, di quelle che aspetti da una vita e che per vari motivi non hai mai potuto soddisfare. Di quelle che credi ti lascino dentro tante di quelle sensazioni che l'intrattenimento non trova posto in quell'ammasso di momenti straordinari che fai fatica anche ad elencare tant'è che li ritieni privati, intimi, come se al concerto ci fossi stato solo tu. Ma i Marillion affrontano la loro terza data del tour italiano all'Estragon di Bologna magnificando la partecipazione di un pubblico inaspettatamente coinvolto e coinvolgente dall'inizio alla fine. E Tu diventi improvvisamente pubblico, parte integrale di quella scuola di emozioni che terrà lezioni sulla divinazione del sentimento, e tutto quello che ti entra dentro è un flusso in divenire che attraversa palco e parterre, e che entra ed esce da ogni singolo corpo, da ogni singolo cuore. Un via-vai frenetico ed umorale dettato da una band in stato di grazia che negli ultimi anni ha saputo ritrovarsi e superarsi con l'uscita di dischi all'altezza del monicker che porta. Non che abbiamo mai fatto brutti dischi i Marillion, anzi, ma guardare avanti non ripetendosi pur rimanendo se stessi è stato il passo cruciale di una carriera al tempo destinata all'oblio. Così, dopo lo strepitoso "Marbles", il gruppo inglese si ripresenta sulla scena con un nuovo lavoro, "Somewhere Else", supportato da un tour europeo che tocca fortunatamente anche l'Italia. Un tour tricolore a parere di tutti e della stessa band davvero trionfale, e chi era presente in quel di Bologna non potrà che confermare. Luci e sfumature di colori sono la scenografia che i Marillion adottano per esaltare l'impatto emotivo della loro musica. Una interazione tra note ed immagini perfetta, capace di spararti addosso raffiche di sensazioni che tramortiscono. La voce di Hogarth sembra uscire dal disco, pulita, tocca qualsiasi tonalità, e così straodinariamente intensa. Un istrione romantico, il buon Steve, intrattenitore innamorato di quello che scrive ed interpreta come non se ne vedono più in giro. Grandi, grandissimi, strepitosi i Marillion. Due ore di concerto che attraversano la seconda parte discografica della band(quella con Hogarth, appunto), in continuo crescendo con i brani del nuovo disco che superano abbondantemente la prova dal vivo. La sola "Somewhere Else" strugge spietata, incantevole e malinconica nel suo incedere lento ed esplosivo allo stesso tempo. Suoni cristallini, atmosfera rarefatta, solo in poche occasione scintillante quando i tempi della ritmica prendono piede. Senza sosta, tranne in un paio di occasioni in cui Hogarth parla di organizzazioni umanitarie, poi solo parola alla musica, ed un corollario di espressioni di compiacimento dei nostri stimolatissimi dalle risposte del pubblico. Già vedere Steve Rothery muoversi sul palco dalla sua "poistazione" in un paio di occasioni (come testimonia qualche foto), è sintomo che la serata sta funzionando alla grande. Magnifica "Beautiful", così come "Between You And Me". La parte degli encore decisamente memorabile con "The Invisible Man" e "Neverland", accoppiata tratta da "Marbles" che mette fine ad uno show che non meriterebbe una conclusione. Il pubblico non ne ha ancora abbastanza, ma le luci dell'Estragon si accendono, ed i Marillion hanno già salutato, e sono già giù dal palco. Ed improvvisamente ritorni a non essere più parte del pubblico. Ritorni ad essere quello in balia dell'attesa, e ti senti come se i Marillion avessero suonato davvero soltanto per te. E' questo, dopo tutto, il potere della musica. Renderti speciale anche solo per un attimo. Poi torni a casa e tutto ricomincia come tutti gli altri giorni trascorsi, ma tu non sei la stessa persona del giorno prima perché i Marillion ti hanno fatto dono di una "ricchezza" che ha pochi precedenti. SETLIST 01. Splintering Heart 02. You're Gone 03. Thank You, Whoever You Are 04. See It Like A Baby 05. Fantastic Place 06. Voice From The Past 07. The Damage 08. Somewhere Else 09. The Last Century For Man 10. Mad 11. Separated Out 12. Between You & Me 13. King ENCORE 14. The Invisible Man 15. Beautiful ENCORE 16. Neverland
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