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JOHNNY WINTER & ERIC SARDINAS

Serata di purissimo blues, questa al New Age, ribattezzata (giustamente) Guitar Slingers Night. I due pistoleri della chitarra in questione sono lo storico Johnny Winter (chi non lo conosce chiuda immediatamente questa pagina) ed Eric Sardinas, sanguigno bluesman d’oltreoceano, che insieme hanno fatto accorrere a Roncade un pubblico piuttosto folto, assetato di blues. Prima di partire desiro ringraziare di nuovo Lorena del New Age staff per la professionalità e la scaletta fornitami. Apre le danze, come prevedibile, Eric Sardinas, che si introduce da solo sul palco e dimostra subito il suo attaccamento al suono del Delta più crudo e rockettaro, senza mai dimenticare il feeling. Accompagnato da una band di tutto rispetto, Sardinas fa saltare e cantare il pubblico sin dai primi pezzi in scaletta, anche aiutato da suoni ottimi, e una manciata di brani che fanno presa immediatamente sull’audience (la sing-along Down With The Whisky, chiaramente urlata a squarciagola da tutti quanti). Alla lunga il set del lungocrinito Eric annoia un po’, soprattutto a causa del suo stretto attenersi al copione blues, ma formalmente il set è stato impeccabile, dimostrando che il posto affianco a Winter se lo meritava eccome ERIC SARDINAS setlist Treat Me Right Get Along Rider Going To The River Going South Flames Of Love Black Pearls Texola This Time My Sweet Time Country Mile Sidewinder Piece Of Me Killin’ The Blues All I Need Ride Door To Diamonds Just Like That L’attesa è ovviamente febbrile per il bluesman elettrico americano per eccellenza, l’albino Johnny Winter; chi come me è cresciuto ascoltando dischi incendiari come Captured Live! Non può che essere ansioso di vedere riprodotte sul palco le acrobazie di Winter e soci. Purtroppo però la vita va avanti, ed è un Johnny Winter invecchiato e malandato quello che viene accompagnato sul palco per suonare l’intero set accomodato su uno sgabello, ma se pensate che questo abbia limitato la performance di Johnny, vi sbagliate di grosso. Con un set immenso e interminabile (in senso buono!), Winter ha saziato del tutto gli appetiti blues dei presenti, vecchi e giovani, e poco importa la poca interazione col pubblico (poco più di ringraziamenti e il dare il tempo al brano successivo) o la jam brevissima con Sardinas, Winter è ancora il colosso che era trent’anni fa. Più vecchio, sicuramente più debole, ma ancora avanti a tutti. JOHNNY WINTER setlist Dallas Bad Luck & Trouble Mean Town Blues I’m A Bluesman Rocking Chair Diagonal Billie Shake Down Paul Nelson Shuffle/Intro Full Blast Complicated Black Cat Bone Leland Mississippi Blues Sweet Little Baby Dirty Pack Your Bags I Love Everybody I Hate Everybody I’m Not Sure Hurtin’ So Bad

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