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ITALIAN ATTACK 2004

[VISION DIVINE] Una piacevole serata quella passata al Fillmore di Piacenza in occasione dell'Italian Attack 2004. A prender parte all'evento, pubblicizzato in maniera decisamente discutibile, è presente uno sparuto gruppo di 300 anime che popola l'ex cinema/teatro ben restaurato e rimodernato per l'esecuzione di concerti. Verso le 22 circa il pubblico comincia a scaldarsi inneggiando al nome del presunto opening act, i Domine. Si apre il sipario e tra lo stupore, ed un filino d'imbarazzo da parte della band, appaiono i Vision Divine di Thorsen e soci. Dotata di un front-man abile e d'ottima dimestichezza col pubblico, vedi alla voce Michele Luppi, la band esegue uno dopo l'altro tutti i pezzi del loro ultimo album "Stream Of Consciousness". Dall'opener "The Secret Of Life" fino alla conclusiva "Identifies" la band ci regala una prova energia e convincente, che valorizza al 100% la voce di Mr. Luppi che non fa di certo rimpiangere il più teatrale Lione ma che con una impressionante prestazione di pari passo rispetto a quella registrata in studio lascia tutti a bocca aperta e al pubblico del Fillmore non resta che battere le mani compiaciuto. L'accopiata Thorsen-Smirnoff si diletta ottimamente nei solismi, con il secondo particolarmente a suo agio tra le keys. Tra un lancio di magliette e l'altro si arriva alla conclusiva New Eden, tratta dal disco d'esordio e dopo una brevissima pausa si torna in scena con due brani tratti da "Send Me An Angel": ovvero la titletrack stessa e, in chiusura, Pain. I Vision Divine questa sera hanno strappato applausi, regalando una Prestazione (notare la Maiuscola) divertente e coinvolgente. Se ne avete l'occasione non perdetevi uno dei prossimi show della band, spettacolo garantito! [ColdNightWind] SCALETTA VISION DIVINE: Stream of unconsciousness The Secret of live Colours of my world The fallen feather La vita fugge Version of the same Through the eyes of god Shades We are, we are not Out of the maze Identities New Eden Send Me An Angel Pain [DOMINE] Passati pochi minuti, il palco è pronto per accogliere i Domine. Parte l'Intro, il (poco) pubblico si scalda, si apre il sipario... ed è una finta: a causa di un problema ad una cassa, pare che la chitarra sia muta. Olaf Thorsen corre ad aiutare, viene rimesso tutto a posto, e... la cassa ancora non va. Quando finalmente si decide a funzionare, l'atmosfera ne ha ovviamente un po' risentito, e questo vale sia per il pubblico che per il gruppo. Superati i contrattempi, comunque, si può partire con "Battle Gods", "Arioch, The Chaostar", "The Ride Of The Valkyries": in pratica, il classico show dei Domine, ben eseguito, potente, con un buon fattore di coinvolgimento. Ad un certo punto si annuncia . E la cassa riprende a fare le bizze, come già aveva tentato anche durante la precedente "The Aquilonia Suite". Il gruppo la mette sul ridere, ma per loro comincia a diventare comprensibilmente frustrante, tanto da decidere di non eseguire "Defenders". Altri due pezzi, poi l'ormai arcinota "Dragonlord", una breve pausa, e si conclude con "Thunderstorm". Una buona serata, l'esecuzione dei Domine è stata, come sempre, particamente impeccabile: peccato per i citati inconvenienti tecnici, che hanno guastato un po' il divertimento a tutti. [Nyarlatothep] SCALETTA DOMINE: Intro Arioch, The Chaostar The Ride Of The Valkyries The Aquilonia Suite The Ship Of The Lost Souls True Believer Icarus Ascending Dragonlord Defenders (non eseguita) Thunderstorm. P.S. Una nota dolente della serata è dedicata al simpaticissimo impianto luci presente nel locale che, anche se sempre ben orchestrato e gestito, tendeva per il 90% dei casi al rosso scuro. Visti i scarsi risultati ottenuti, le sette foto qua sopra sono le uniche venute "decentemente" delle trenta scattate, vi regaliamo una foto che ritrae gli autori del report in un epica posa durante l'intro dei Domine. Enjoy!

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