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GLI ATROCI ANTEPRIMA "L'ARMATA DEL METALLO"

In un tranquillo giorno di una pacifica giornata autunnale due allegri redattori (nella fattispecie rappresentati da ColdNightWind e Nyarlatothep) e compagnia bella prendono la via dell'A4 direzione Milano per compiere l'ennesima mirabolante avventura. Obbiettivo del giorno: raggiungere i paladini della V dimensione nella sperduta cittadella di Besate e poter finalmente conoscere, generando l'invidia di chi col metallo campa, il contenuto del loro nuovo album "L'Armata Del Metallo". Tra un casolare in fiamme e gli sperduti paesaggi della pianura milanese giungiamo ai Didde Studio dove, tra una chiacchiera e l'altra tra colleghi, attendiamo l'arrivo della band. Annunciati da un improvvisato megafono fanno il loro ingresso Gli Atroci, rappresentati dal Profeta in primis e dei coristi Il Nano Merlino e il nuovo arrivato Boia Malefico. Fortuna vuole che i tre membri del gruppo abbiano avuto il buon-senso di presentarsi nel loro aspetto naturale e non con comuni travestimenti che avrebbero reso irreale l'impatto con il mondo del metallo. Dopo le presentazioni ed un rapido scambio di opinioni si passa direttamente in studio, là dove questo nuovo album è stato registrato, per poter finalmente passare ai fatti ed ascoltare il loro nuovo lavoro. La storia riparte da dove era stata interrotta con un nuovo episodio de L'avvento che vede i due protagonisti fuggire, tra un insulto e l'altro, dall'imminente ritorno della band. Ad aprire le danze ci pensa la massiccia "Fratelli Della Fede": puro inno per il giusto lancio del metallo anche nel subdolo mondo della politica dal potente refrain, nel quale troviamo niente-popò-di-meno-che Mr. Michele Luppi (Vision Divine, Mr.Pig) nelle backing vocals, condotto in doppia cassa. Da segnalare il divertente bridge dove c'è un forte richiamo ad un pezzo di Nek (ovvero al quale Nek s'è ispirato). Dopo esserci contorti dalle risate con lo sketch de "Il Gattino Fufi" si passa a "La Zincatura", brano che assieme alla successiva "Volevo Un Taglio Semplice" era stato eseguito in diverse occasioni in sede live. Nel brano troviamo delle interessanti linee vocali melodiche e degli innesti di carattere alternativo, a tratti influenzati dal crossover moderno, capaci di rendere l'atmosfera particolarmente tosta e aggressiva. Lo scenario muta completamente con "Sette Uomini" dove dietro al microfono Il Nano Merlino prende il posto principale per raccontarci, in un insolita ballata country, il dramma dell'assenza del metallo nel vecchio selvaggio west. "La Consegna Della Tavole", dove troviamo un geniale dialogo tra i due protagonisti e la divinità del metallo impersonificata da Ozzy Osbourne, è l'introduzione a "I Dieci Metallamenti". Anche in questo caso siamo di fronte ad un vero e proprio inno al metallo, del quale la band fa tesoro in particolare per l'usatissimo X Metallamento (Chi ascolterà, capirà). "Lasciala Stare" risulta il brano più sottotono del platter, preso in prestito da Max Pezzali lascia perplessi in particolare per una sezione ritmica non adeguata allo stile della band. Si passa a "Ragazzi A Pezzi", ballatona del "tempo che fù" in 70's style con le parti di Sax suonate dal Carluccio Ramponi. Gli Atroci ci danno dentro con gli intramezzi regalandocene un altro particolarmente divertente, "Le Megere" è un divertente dialogo tra due ragazze, di chiara origine tamarra, del giorno d'oggi che giudicano il metallaro medio ("Piuttosto che andare con un metallaro mi faccio lesbica"). A sorpresa la band si ri-traveste da Ac/Dc ed il Profeta sfodera un cantato degno di Bon Scott per "Nemici dell'igiene", brano dal divertentissimo refrain sulle note di "Highway To Hell". Segue "Vedi Gli Atroci E Poi Muori", rifacimento di un canto meridionale che risulta simpatico ma piuttosto noioso. Scende in campo anche Pino Scotto per dettare col Profeta in "Pezzi Di Panza", brano che riprende un pezzo dei Motley Crue. L'intro "Il Mago Crisantemo" e "Italo Porcu" chiudono il platter con un brano all'insegna delle televedinte all'italiana. Dopo la nuova fuga dei due protagonisti troviamo due "bonus track": "Quel Mazzolin Di Borchie", cantata dal coro dei pensionati di Besate, e la conclusiva "Che Musica Ti Piace?" Il tempo di qualche saluto ed è già ora di tornare in pista per godersi un tranquillissimo viaggio di ritorno all'insegna di pazzi che ti tagliano la strada ed un simpatico "crucco" che, sprovvisto di biglietto in autostrada, ha pagato la modica cifra di 60 euro. Dopo il successo dell'album d'esordio la curiosità è tanta per questa nuova release che sarà disponibile dal 6 Novembre presso il sito ufficiale della band http://www.gliatroci.com/. Se volete gustarvi in anteprima le nuove sorprese di questo cd allora non potete lasciarvi sfuggire l'appuntamento del 6 Novembre al Transilvania Live di Milano. [TRACKLIST] 1) L'AVVENTO (PARTE II) 2) FRATELLI NELLA FEDE 3) IL GATTINO FUFI 4) LA ZINCATURA 5) VOLEVO UN TAGLIO SEMPLICE 6) SETTE UOMINI 7) LA CONSEGNA DELLE TAVOLE 8) I DIECI METALLAMENTI 9) LASCIALA STARE 10) RAGAZZI A PEZZI 11) LE MEGERE 12) NEMICO DELL'IGIENE 13) VEDI GLI ATROCI E POI MUORI 14) PEZZI DI PANZA (con Pino Scotto) 15) IL MAGO CRISANTEMO 16) ITALO PORCU 17) LA FUGA (PARTE II) 18) QUEL MAZZOLIN DI BORCHIE 19) CHE MUSICA TI PIACE? [GLI ATROCI] Il Profeta: Voce La Bestia Assatanata: Chitarra L'Orrendo Maniscalco: Basso Il Professor Tetro: Computers Il Lurido Cavernicolo: Batteria Il Nano Merlino: Cori Il Boia Malefico: Cori

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