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HELREIDH

Serata dedicata al Prog Metal al Motorock AS: l'accogliente locale di Mozzate ospita infatti due band interessanti, anche se per motivi diametralmente opposti. I Logic Edge ed i riformati Helreidh si dividono stasera il palco del locale, dispensando metal progressivo di classe e gustoso. Devo comunque partire con una considerazione: purtroppo il sound del locale non è stato, questa volta, all'altezza delle mie precedenti visite; il prog è sicuramente il genere più difficile da rendere on stage, soprattutto per il bisogno che gli artisti hanno di avere un suono il più possibile limpido. Comunque, bando alle considerazioni tecniche, passiamo alla disamina delle esibizioni in programma. Come detto gli opener sono stati i giovani Logic Edge, autori di un demo interessante (trovate qui la mia recensione) che a mio avviso pone le basi per un futuro in crescita. Il combo lombardo ha colpito gli ascoltatori con sei pezzi prog atipici anche se con chiari riferimenti alle grandi band progressive. La prestazione è stata buona, anche se come detto prima, minata da una resa sonora non entusiasmante. Quello che comunque è emerso dalla performance è che ci troviamo di fronte a dei ragazzi di talento, che sapranno regalarci emozioni e soddisfazioni a patto di insistere con forza su brani validi ed il più possibile originali. Scaletta Logic Edge Undertake my Soul Equalized Flesh of Gods M.D.M.A. (My Deepest Mental Area) Seniority Birth of a Democracy Dopo un breve intervallo è il turno degli Helreidh e del loro Reunion - tour (trovate qui l'intervista): il combo veneto si poggia sui due fondatori Yorick (chitarra) e Luca Roggi (batteria), che si sono ritrovati per rimettere in pista la loro vecchia band, che ha due dischi all'attivo editi da Underground Symphony. Oltre a loro, possiamo trovare all'opera i nuovi inserimenti Max Bastasi alla voce, Pietro Giovanni Balello al basso e Aligi Pasqualetto alle tastiere. Il concerto vede la scaletta divisa in due parti: nella prima troviamo un tributo ai Savatage, mentre nella seconda una selezione di brani progressivi. Tralasciando quindi la prima metà, non senza rimarcare la buona esecuzione dei brani, vorrei soffermarmi sui pezzi Made In Helreidh: le nuove canzoni proposte hanno un buon feeling e penso che potremo vederne delle belle, ma comunque le vecchie composizioni sono ancora di tutt'altra pasta. Basta infatti la sola "Fingerprints Of The Gods" per chiarire a tutti quale sia lo stile che gli Helreidh devono perseguire per tornare sui livelli di un tempo. In definitiva una serata buona, che ha messo insieme una giovane band agli esordi con un gruppo che stà lottando per ritrovare i fasti di un tempo. Solo il tempo saprà dirci chi farà meglio, per ora il mio augurio va a tutte e due le formazioni, mentre i miei ringraziamenti vanno ai boys del Motorock AS per l'ospitalità e la gentilezza. Scaletta Helreidh Christmass Eve (12/24) This Is The Time Conversation Piece Jesus Saves Edge Of Thorns Believe Mark The Wizard Tale Of The Crypt Orfeo's Lament Ex Visionibus Fatus Zep Tepi Fingerprints Of The Gods

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