GRAVE DIGGER
Prologo Aspettavo il concerto dei Grave Digger con una certa attesa: è infatti dalla mancata esibizione a luglio (causa temporale improvviso) al Valpollicella Metal Fest che attendo per verificare la resa, dopo ben vent'anni di carriera, del combo teutonico. Il Transilvania Live è la locazione scelta per l'esibizione dei power metallers tedeschi: il locale risulta accogliente ed accattivante, con un palco di discrete dimensioni e un arredamento degno di un film horror. Peccato che il servizio bar tenti di spacciare acqua colorata per birra: con un pubblico come quello metal una scelta sicuramente errata. Fra una chiacchiera e l'altra arriva velocemente il tempo dell' inizio del concerto: largo alla musica quindi! [Flames Of Hell] WHITE SKULL Dopo la buona prestazione di un paio settimane fa alla Sfinge Metal Pub di Brescia rivedo sul palco i White Skull: a seguire l'intro partono le note di "Tales From The North"ed esplode l'entusiasmo del pubblico! Sarà questa infatti la costante di tutto il concerto dei White Skull: da una parte il combo italico fautore di una prestazione eccellente, dall'altra il pubblico che, seppur non numeroso, incita, si agita ed applaude i propri beniamini. Sono infatti canzoni come "Asgard", "The Roman Empire", "Cleopathra" e "Gods Of The Sea" a far esplodere i presenti complice anche una prestazione eccellente del singer Gus che stasera convince appieno anche sulle vecchie canzoni del gruppo. Dall'ultimo album vengono pescate "The Dark Age", che dà il titolo all'album, e "Grand Inquisitor" che a mio parere è una delle song più belle dell'ultima fatica di Tony "Mad" e compagni. Da sottolineare come il nuovo bassista Fabio Manfroi sia entrato alla grande nella famiglia White Skull, anche se difetta ancora di un po' di grinta sul palco: al contrario i due axe-men Tony e Danilo ed il potente Alex Mantiero dietro le pelli regalano qualità e spettacolo nota dopo nota, il pubblico gradisce e ripaga con sentiti applausi. Ancora una volta i White Skull ci hanno fatto capire che i Italia, in fatto di metal, non siamo secondi a nessuno e non possiamo che essere fieri di avere band di questo spessore nel nostro bel paese. [Flames Of Hell] Scaletta: Intro Tales From The North The Killing Queen Grand Inquisitor Asgard The Roman Empire Cleopathra The Dark Age Bis Gods Of The Sea GRAVE DIGGER Dopo che gli White Skull hanno finito di scaldare il pubblico, ecco arrivare i Grave Digger di Chris Boltendhal, in piena fase di promozione del loro ultimo album, "Rheingold", ormai nei negozi da quasi un anno. Ci avevano promesso fuoco e fiamme, avevano dichiarato di volersi rifare dello show cancellato per pioggia lo scorso luglio. Ciò che ci è stato presentato è ben lontano dalle promesse. La scaletta è interessante, va a pescare dalle pietre miliari della produzione della band attraverso tutti i ventidue anni di carriera di Chris e soci, ma il gruppo sembra mancare di mordente. L'effetto è un po' deludente: sembra che manchi il basso, e la chitarra è poco impegnata. Inoltre molte canzoni risultano rallentate. Infine, sicuramente i suoni si sarebbero potuti calibrare meglio. Poco da segnalare sullo svolgimento: liscio, regolare, con Chris che ogni due canzoni tentava di animare il pubblico a suon di "Non vi sento!" Non che il pubblico fosse poco interessato o partecipe, solo che oltre un certo livello non si riusciva proprio ad andare. Così lo spettacolo è proseguito senza particolari alti nè bassi, in una successione di pezzi che lascia non pochi dubbi sulle ragioni di determinate scelte. Ma è anche vero che i Grave Digger sono sempre i Grave Digger, un gruppo che da ventidue anni influenza, in qualche modo, almeno una sfera della scena Metal. E questo significa qualità, significa un notevole coinvolgimento, significa divertimento per il pubblico. E poco importa se qualcuno tra i presenti non trovava di meglio da fare che lanciare improperi al gruppo ogni volta che veniva annunciata una canzone dell'ultimo album: vorrà dire che i nostalgici di tempi ormai andati ancora esistono. E si godono di meno i concerti. [Nyarlatothep] Tracklist: 01 - The Ring (Intro) 02 - Rheingold 03 - Dark Of The Sun 04 - Son Of Evil 05 - Valhalla 06 - Battle Of Bannockburn 07 - The House 08 - Under My Flag 09 - The Grave Dancer 10 - Lionheart 11 - Maidens Of War 12 - Excalibur 13 - Sword 14 - The Grave Digger 15 - Morgane Le Fay 16 - Knights Of The Cross 17 - Twilight Of The Gods 18 - Rebellion (The Clans Are Marching) 19 - The Round Table (Forever) 20 - Heavy Metal Breakdown
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