GOTTHARD
[THE PYTHONS] Non posso nascondere di aver gioito come un bambino alla notizia relativa all'annuncio dei The Pythons in qualità di opening acts per la data meneghina dei mitici Gotthard, e questo anche in relazione al valore di una band che ho avuto l'opportunità di seguire dai propri primi passi all'interno del music biz, per la quale mi sono sempre sentito in dovere di spendere le giuste parole a supporto di una proposta musicale indubbiamente positiva. Anche in una serata importante come quella ivi discussa i rockers milanesi, trainati dal frontman Frank Law, hanno saputo dar prova di grande vivacità, sciorinando al meglio una tracklist ben sviluppata su tutti i propri noti cavalli di battaglia (su tutti ancora una volta le coinvolgenti "Inner Words" e "Shadows"), e all'interno della quale ho potuto registrare la presenza di due nuovi interessanti inediti, tra i quali mi sento di segnalare la notevole "Rise Against", dal un chorus immediato e di notevole presa. L'unico fattore negativo della serata dei pitoni tricolori è stato da addebitare ad un sound generale piuttosto confuso, elemento che in ogni caso non ha mitigato lo spirito di un quintetto voglioso ancora un volta di dimostrare il proprio valore, operazione che definirei riuscita visti gli applausi strappati ad una parte di pubblico ancora all'oscuro del meritevole debut cd del gruppo nostrano. Sempre più rock, sempre più Pythons. SETLIST - Up To U - My Shelter - Rise Against - Inner Words - Chase The Sun - Rebel Yell - Texas Queen - Liar - Shadows [GOTTHARD] E' sempre più difficile trovare, senza ripetersi, le giuste parole per elogiare a dovere un gruppo come i Gotthard, uno di quegli acts in grado di ripetersi ad alti livelli concerto dopo concerto, raccogliendo come una calamita pareri entusiastici ed offrendo spettacoli soddisfacenti sotto ogni punto di vista. L'occasione di questa ennesima calata italica era rappresentata dal rilascio sul mercato del nuovo cd 'Domino Effect', un album che si è dimostrato clamorosamente adatto all'appuntamento con la presentazione live dei propri estratti, catapultando sull'audience di un Music Drome gremito (con tanto di sold-out) una scarica di eccelse melodie in puro stile rock. Come in ogni apparizione on-stage dei rockers elvetici è pressoché impossibile registrare evidenti sbavature da parte di un combo affiatato e carico al massimo, il quale ha saputo offrire un oculato riassunto della propria invidiabile carriera discografica ben miscelato ai brani di nuova composizione, perfettamente integrati in una setlist assolutamente consistente e fortunatamente non scevra delle storiche "Sister Moon", "Mountain Mama" e "Hush". Non sono mancate nemmeno le incursioni verso i lavori maggiormente recenti come nel caso delle incisive "Top Of The World" e "Anytime Anywhere", le quali hanno saputo trovare la propria giusta collocazione nell'intermezzo tra i momenti più soffici e d'atmosfera della serata, quali ad esempio le spasmodicamente attese "Let It Be" e "One Life One Soul". E mentre la title-track chiudeva nella maniera più azzeccata la prima e acclamata parte del concerto, è con ben due bis di rito che Steve Lee e compagni sanno attirarsi le urla di gaudio di un pubblico al massimo della propria esaltazione, letteralmente innalzato al settimo cielo grazie ad una soprendente e colorita "Mighty Queen", eseguita inaspettatamente in uno scanzonato secondo tempo supplementare buono per mettere la parola fine su una uscita live davvero da incorniciare. Magici Gotthard, non ci rimane che attendervi ansiosi alla vostra prossima discesa italica. SETLIST - Master Of Illusion - Gone Too Far - Top Of The World - The Call - Hush - I Wonder - Sister Moon - Anytime Anywhere - Tomorrow's Just Began - One Life One Soul - Let It Be - Mountain Mama - The Oscar Goes To... - Domino Effect ENCORE 1 - Falling - Heaven - Lift U Up ENCORE 2 - Mighty Queen
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