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GOTTHARD

[CLAIRVOYANTS] Forti della relativamente recente release del debut album intitolato 'World To The Wise' i Clairvoyants si guadagnano l'onore, e l'onere, di suonare accanto ai mostri-sacri dell'Hard Rock made in Switzerland: i Gotthard. Di fronte ad un Live Club gremito in ogni dove i nostri aprono le danze proprio con la titletrack del loro album. Fin da subito emerge in modo lampante come anni e anni di esperienza da cover band degli Iron Maiden (con il monicker The Clarvoyants) abbiano segnato in tutto e per tutto il quintetto nostrano. Da un lato infatti la band mostra una piacevole attitudine on-stage, cosa che non guasta mai, ed una qualità d'esecuzione davvero invidiabile. Forti di una sezione ritmica solida composta dal duo Turcatti/Pisano (il primo davvero indiavolato stasera), dalla garanzia della chitarra di Luca Princiotta (ex Blaze) ben coadiuvata da quella di Demartini fino alle vocal lines di Gabriele Bernasconi, emule fino al midollo di Dickinson che purtroppo questa sera aveva un fastidioso effetto sulla voce (immagino non voluto..) che sulle parti più lente donava un effetto "alieno/demone dei film" piuttosto divertente. Tornando al discorso musica "espressa" purtroppo a parere di chi scrive escono alcune evidenti magagne sotto forma di brani che non arrivano al punto, eccezion fatta per "Journey Through The Stars", e terribilmente inflazionati dall'imprescindibile operato degli Iron Maiden. Un buon concerto tutto sommato, che questa audience di Hard-Rockers ha preso con le dovute "pinze". Le qualità sono tante, però questi Clairvoyants li vorrei più sentire più "Clairvoyants" e meno "cover band". [ColdNightWind] [GOTTHARD] Spendere parole non ancora usate da parte del sottoscritto nei confronti dei Gotthard è sicuramente cosa ardua: avendoli seguiti in molteplici occasioni nella nostra penisola ed anche in terra elvetica, ho infatti potuto di volta in volta ammirarne l'infinita classe in molteplici locations dalle differenti capienze, apprezzandone ogni volta la indiscutibile professionalità e la sempre marcata voglia di interagire in un magico tutt'uno con il pubblico al seguito. Anche nella data al Live Club di Trezzo, come lecito attendersi, gli hard-rockers svizzeri non hanno tradito le aspettative: energici, frizzanti e vogliosi di lasciare il proprio segno su una serata da ricordare, Steve Lee e soci si sono resi autori di una prova on-stage emozionante e incredibilmente coinvolgente, interagendo in maniera perfetta con l'audience della serata per tutta la durata dell'esibizione. La setlist del concerto, incentrata preferibilmente sui brani dei lavori più recenti (con un chiaro occhio di riguardo all'ultimo 'Need To Believe') ma comunque non scevra di alcuni dei grandi classici della nutrita storia discografica del gruppo, ha saputo trasportare i presenti in un magnifico viaggio attraverso il proprio graffiante hard-rock continentale, colpendo nel segno sia per quanto riguarda le parti più elettriche e sostenute, sia in relazione al morbido medley acustico tenuto nel bel mezzo dell'esibizione, espediente ottimo per spezzare sagacemente l'atmosfera creatasi intorno alla ineccepibile sezione strumentale a cura del sempre incisivo quintetto Leoni/scherer/Fragile/Lynn/Habegger. Il resto è stato ovviamente affidato alle indiscutibili doti di intrattenitore di uno Steve Lee in eccelsa forma, un frontman in grado da solo di catalizzare l'attenzione di un pubblico a più riprese entrato in vera e propria estasi al seguito delle trascinanti melodie da sempre vero e proprio marchio di fabbrica dei Gotthard, ed esploso letteralmente nel frizzante bis di rito, concluso con una "Anytime Anywhere" da spettacolo assoluto. Una grande band destinata a diventare leggenda, ma soprattutto uno dei pochi acts in grado di raccogliere la pesante eredità artistica degli storici ed idolatrati nomi dell'hard-rock internazionale. [Zorro11] SETLIST - Unspoken Words - Gone Too Far - Top Of The World - Need To Believe - Sister Moon - Hush - Right From Wrong - Unconditional Faith - Acoustic Medley: In The Name/Heaven/Lonely People/Father Is That Enough) - Shangri-La - I Don't Mind - The Oscar Goes To... - Now ENCORE - Lift U Up - I Know You Know - Anytime Anywhere

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