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GORGOROTH

In una dolce e calda giornata di primavera si apre la terra all’improvviso, e ne fuoriesce il carrozzone di freddo black metal norvegese capitanato dai Gorgoroth per un unico e imperdibile appuntamento per gli amanti del genere al Tunnel di Milano. Sono circa le 19.30 e sul palco del locale giungono i giovani Gravdal ad aprire le danze. E il pubblico viene immediatamente trascinato all’inferno dal loro black classico e violento ben urlato ma che musicalmente non riesce ad esprimere nulla di così efficace. I pochi brani a loro disposizione sono scorsi facilmente, una prestazione senza lode né infamia la loro. E la serata prosegue in fretta cambiando toni con l’epicità dei Keep Of Kalessin e intanto la gente inizia a riempire il locale (che durante l’esibizione dei Gorgoroth registrerà sold out). E sin da subito Obsidian C. e soci ce la mettono tutta per dare la giusta violenza ai loro brani, seppur la band non sia del tutto a tema con la serata il pubblico apprezza la loro musica. I cavalli di battaglia della band quali: “The Wealth Of Darkness”, “Crown Of the Kings”, “Come Damnation”, “Kolossus” e “Ascendant” sono stati suonati con maestria, senza alcuna sbavatura e con la stessa carica e intensità di un vero e proprio concerto da headliner seppur il tempo a loro disposizione sia stato di soli 45 minuti. Inoltre è stato offerto una piccola anticipazione del prossimo lavoro studio della band intitolato “Reptilia” con il brano “Judgement” in cui ho scorto una svolta di sound verso lidi ancora più melodici, staremo a vedere … Comunque la cosa certa è che la band dal vivo si conferma una certezza! Dopo un breve cambio palco, si fa rotta verso le viscere dell’inferno miei cari e ad annunciarlo è una sinistra ed evocativa introduzione, dopodiché delle maligne figure si impossessano in fretta del palco e ci vuole poco ad intuire che si tratta dei Gorgoroth con i loro costumi che più borchiati di così non si può. Sarà forse stato il problema del palco poco spazioso il motivo dell’assenza della peculiare e malignamente satanica scenografia della band? Questo di certo non lo so, può anche darsi che con questa nuova formazione la band abbia voluto mettere una pietra sul passato avendo iniziato una nuova vita. Comunque, dato che non c’è molto da osservare dedichiamoci all’ascolto del loro marcio black metal. La cattiveria alla band non manca affatto, dando alla luce una prova maligna e aggressiva, la nuova formazione della band sembra essere molto compatta e Frank Watkins al basso non stona affatto con l’ambiente, trasformandosi in uno spietato esecutore (ma satanista in questo caso). Ma i demoni non riescono a tenere il gioco per tutto lo show, grazie alla grande partecipazione allo show dal pubblico presente, si lasciano sfuggire sorrisi compiacenti, ringraziamenti e addirittura che in questa data italiana ha avuto senza ombra di dubbio il migliore pubblico che abbiano mai avuto nel corso del tour. Insomma, tutti i membri della band si sono lasciati andare (d’altronde è risaputo che noi metallari siamo dotati di un cuore dolce) e questo non è stato affatto un problema (almeno per il sottoscritto), anche perché hanno compensato questa pecca con la loro prestazione, del tutto priva di imperfezioni e quant’altro, per tutta l’ora di show non è mai risultato stancante (cosa non semplice data la monotonia del genere). Dopodiché non è previsto nessun bis, ma io mi ritengo già così soddisfatto alla grande dal loro show, sperando di poter rivederli presto in Italia magari ospitata da un palco più grande che possa permettergli una migliore presenza scenica. Comunque tirando le somme è stato un concerto degno della fama che porta la band! Setlist: Bergtrollets Hevn Aneuthanasia Katharinas Bortgang Prayer Revelation Of Doom The Rite Of Infernal Invocation Forces Of Satan Storms Ødeleggelse/Blood Stains Satan-Prometheus Destroyer/Incipit Satan Profetens Åpenbaring Unchain My Heart

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