GODS OF METAL 2003
Mmmmmm....ci risiamo! Ma c'è di nuovo il Gods? Come passa in fretta il tempo! Mi sembra ieri il giorno in cui decisi di andare nel Centro Benessere 'Il Brianteo', in quel di Monza, a fare doccia, idromassaggi e fanghi, mentre in sottofondo si alternava la musica di gruppi quali Metalium, Blaze, Doro, Domine, Virgin Steele, Symphony X, Runnig Wild, Blind Guardian e Manowar... Volete dirmi che è già passato un anno? Ma và, lasciatemi in pace e fatemi dormire ancora un pò! Ah, ma insistete proprio! Va bene, andiamo a vedre un pò di che si tratta! Ore 8.30, esco da casa. Comodamente mi infilo nella mia auto e mi dirigo verso il Centro Benessere di cui sopra, anche se oggi mi sa tanto che offriranno solo servizio solarium. Come dite? Mazda? Ex Palavobis? Sono stonato? Ok, calma, sto scherzando! Lo so bene che all'ultimo momento hanno cambiato la sede del concerto e che hanno preferito, per quest'anno, di offrirci il servizio 'sauna'...!!! Va bene, vado al Mazda Palace (come siete puntigliosi!), ma consentitemi di fare una breve colazione...ho bisogno di zuccheri. Fortunatamente il Mazda Palace è facile da raggiungere, quindi ci arrivo che sono le 9.15. Chi sono quelli? Ah si, sono vampiri travestiti da impiegati dell'ATM. Mi stanno aspettando perchè devono spillarmi €4.70 per il parcheggio nel silos di Lampugnano, attiguo al favoloso tendone dove si compirà il massacro (mah!). Lentamente mi dirigo verso il palazzetto e piacevolmente vedo le tracce della giornata precedente in cui si è tenuta la prima edizione del "A Day At The Border", che per chi si chiedesse cosa sia, è la parte più dura e/o alternativa del Gods Of Metal. Praticamente dopo le "fruttifere" raccolte di oggetti e beni di prima necessità da parte di alcune band durante le passate edizioni, si è pensato di dividere in due il festival, così da fare tutti più contenti. Contenti? Aspettate un pò prima di convincervi di questo! Le tracce, dicevo, quindi... un mare di carta, plastica ed oggetti non identificati (su Marte si era sparsa la voce che avrebbe suonato Marylin Manson!). I primi furgoncini 'tuttofare' iniziano a scaldare le piastre ed a caricare i frigoriferi con migliaia di litri di bevande. I "magliettari" abusivi, si danno da fare per imbandire le loro bancarelle e tutta la vita che gravita attorno ad un concerto comincia a prendere forma. Per quanto mi riguarda, cammino giulivo e mi faccio i fatti miei. Penso già alla sera, al fatto che dopo la domenica c'è sempre un bellissimo lunedì di lavoro...!!!! Giunto ai cancelli d'ingresso, mi accorgo che (come sempre) questi sono ancora chiusi... scusate, sono le 9.30, sul biglietto c'è scritto "apertura cancelli ore 9.00"...fuori fa un caldo immondo, perchè non aprite le porte? Le organizzazioni mi piacciono sempre di più...il bello è che non si può neache protestare, perchè con severità ti guardano storto, ti insultano e se insisti non ci pensano sù due volte per ricorrere alle mani! E' proprio giusto il nome che viene dato a certi elementi della security: "gorilla"...certo, nel cervello e non nei muscoli. Ragazzi, ragazzi, siamo quì per divertirci e non per litigare o fare i duri a tutti i costi. Ma lasciamo perdere, perchè nella (esigua) coda che c'è, scorgo 2 giapponesine spaesate. Che faccio, le importuno? Mah, non lo so! Intanto si avvicina un tipo strano che mi fa vedere una maglietta che ha appena comprato. La parte anteriore è dedicata ai Whitesnake (headliner della serata) mentre sul lato posteriore c'è una fantomatica scritta che riporta il riferimento al Monsters Of Rock italiano del 1994 con gruppo principale gli stessi Whitesnake. Qualcosa non mi torna... il M.O.R. con i Whitesnake è del 1990 (dopo il quale la band di Coverdale andò a riposo!), mentre nel 1994, che a me risulti, in Italia non ci fu alcun M.O.R.. Non dico nulla al tipo, visto che è fuori di se dalla gioia. Intanto, i cancelli si schiudono ed io sono il primo a varcare la fatidica soglia. La polizia non se ne frega niente di me e mi lascia passare. Visto che manca ancora un pò per l'inizio del primo concerto, faccio un giro per gli stand dislocati nel piazzale antistante il Mazda Palace. Innanzitutto compro una bottiglia piccola d'acqua...€1.50... cominciamo bene! La signora alla cassa non sta più nella pelle e mi dice: "Sei il primo cliente, che bello!" (dopo alcune ore il suo umore sarebbe totalmente cambiato, tant'è che ci ho anche litigato!). Nel piazzale, una cosa mi colpisce particolarmente, e cioè un manifestino con sopra scritto un avviso: "Per problemi alle corde vocali, questa sera il concerto di Marylin Manson non si terrà e lo spettacolo avrà termine con l'esibizione del gruppo degli HIM. Il concerto verrà recuperato in data 22 giugno 2003 e saranno validi i biglietti del giorno 7/6/03 o gli abbonamenti alla due giorni A Day At The Border/Gods Of Metal"...evidentemente l'avviso è relativo al giorno prima. Ecco che mi torna utile il discorso che vi facevo prima... quanti ragazzi saranno andati via contenti dal A.D.A.T.B.? Pensate a quelli che arrivavano da lontano, dal sud, dalle isole. Persone che hanno preso delle ferie dal lavoro e speso un bel pò di soldi per affrontare dei viaggi impegnativi... mah! Non voglio fare commenti... giudicate voi! ALT! Un momento che succede? Sono le 10.15 e dall'interno si sentono dei suoni... ma il concerto non iniziava alle 10.30? Saranno entrate si o no 50 persone e dentro hanno già iniziato? No, staranno finendo i soundcheck! E invece no! Anche oggi ci sono delle "piacevoli" sorprese: U.D.O. non viene perchè il suo chitarrista si è rotto due dita; gli Shaman non vengono perchè non riescono a fare 1150 km dalla Francia a Milano, partendo alle 2 di notte (dal luogo del concerto dove sono headliner la sera prima) ed arrivando in tempo per la loro esibizione (malignità: o forse perchè avrebbero dovuto suonare prima degli Angra?)... quindi, se la matematica non è un'opinione, tolte 2 band, per pareggiare i conti se ne aggiungono 3! ...e si comincia prima. chiaro no? Si aprono dopo i cancelli e si comincia prima il concerto...l'anno prossimo lo faranno a porte chiuse! Venendo finalmente alla musica, i primi ad esibirsi sono i Madhouse una buona band italiana di hardcore (definiamo così la loro musica sperando di non offendere nessuno). Benchè sia ancora l'inizio della giornata, i Madhouse fanno buona presa sul poco pubblico (sono ancora tutti fuori!!!) e si dimostrano molto carichi e padroni del palco. A seguire, ci sono i DGM che quindi guadagnano qualche minuto nella tabella oraria (ed hanno quindi un pò più di pubblico). In occasione del Perpetual Moonshine avevo tralasciato di commentare la loro esibizione, ma è evidente che in questo contesto è quanto mai importante sottolineare la grande professionalità e bravura del combo romano. A parte qualche problema tecnico iniziale con la voce, lo show dei DGM è stato molto coinvolgente e bello. La voce di Titta Tani è molto bella, espressiva e ben si adatta alle varie situazioni della musica power/progressiva che la band propone. Discorso a parte va fatto per il mostruoso chitarrista Diego Reali...i suoi assoli sono veramente eccezionali e da brividi per la loro grande passionalità. Adesso toccherebbe al trittico carioca Thoten - Shaman - Angra, ma la defezione dei secondi, porta una piccola rivoluzione nella scaletta facendo arrivare, quindi, sul palco i Mantra (seconda delle 3 band chiamate in sostituzione di quelle assenti). Per chi non lo sapesse i Mantra sono la band di Andrea Castelli (Shabby Trick, Cappanera) e Gianluca Galli (session man di lusso in ambito jazz e rock e con collaborazioni di pregio tra le quali quella con il maestro Enrico Rava). La musica dei Mantra colpisce subito con il suo gusto seventies di chiara ispirazione zeppeliniana. A testimonianza della grossa qualità della band e dei suoi musicisti, c'è da segnalare il grosso problema occorso a Gianluca Galli durante l'esecuzione di uno dei brani ed il pronto rincalzo che gli altri mettono subito in piedi per sopperire al suono di chitarra. Evidentemente l'amplificatore non ne vuol sapere di funzionare e per parecchi minuti il bravo chitarrista deve lottare con la strumentazione (ed imprecare non poco... ahi ahi, Gianluca!)... ma niente paura, perchè il mostruoso Andrea Castelli delizia tutti con un impietoso e lungo assolo di basso al termine del quale si potrebbe andare anche a casa da quanto si è sazi! Per la cronaca, al rientrare del suono di chitarra Gianluca Galli, fa esplodere la sala con un rabbioso assolo liberatorio. Bravi... non li avevo mai incrociati, ma devo dire che ho gradito! (scusate per l'assenza di foto, ma quelle che ho fatto ai Mantra, fanno veramente schifo e sono impubblicabili!). Ok, che ne dite, vado a fare un giro? Come no! Ma dai ci sono i Thoten; queste band sono tutte uguali, sentita una... sentite tutte! Li volete proprio sentire... Uffa, ma veniteci voi al Gods la prossima volta! Va bene, entrano questi ragazzotti brasileiri e mi sembra subito di stare al Festival Latino-Americano...al basso si presenta un simil-trans tutto silicone e capelli "boccolosi" che neanche Naomi si sognerebbe di portare in giro! Il cantante è una scheggia a metà tra il corsaro e Maradona dei tempi d'oro... La musica? Beh, non è male! Si tratta di un misto tra Maiden ed Angra, ma molto più Maiden (anche se il paragone mi sembra eccessivo)...Si, dai, sostanzialmente si possono ascoltare e regalano una piacevole mezzora di musica divertente (comunque, a suo tempo io comprai anche il loro disco, quindi....). E' chiaro che per questi baldi brasileiri il tempo a loro disposizione risulta essere poco e dopo vi dirò anche il perchè. Intanto, dopo pochi minuti la fine della loro esibizione, fanno la comparsa sullo stage i nostrani Vision Divine (chiamati dall'organizzazione a sostituire U.D.O. solo pochi giorni prima del Gods di quest'anno!). La band di Lione/Thorsen/Torricini & Co dimostra subito la propria grande carica presentando alternativamente brani dal primo e dal secondo album. La prova è buona, ma ciò che non mi piace tanto è la nuova interpretazione di alcuni brani. "Vision Divine", per esempio, perde la sua emozionalità se il buon Fabio nel ritornello non raggiunge i picchi altissimi che raggiunge su disco. Ho sentito cantare degnamente questa canzone solo nel primo concerto che i Vision Divine tennero dopo la pubblicazione del loro primo album...al tempo erano ancora il side project di Olaf, Fabio, Andrea, Matt e Andrew (ossia, membri di Labyrinth, Rhapsody e Shadows Of Steel). In appendice allo show dei Vision Divine, viene presentato il nuovo tastierista (quello che ha preso il posto del bravissimo Andrew McPauls), Oleg Smirnoff, che in molti ricorderanno dietro ai tasti d'avorio dei Death SS (ma perchè tutti si ostinano a chiamarli gli "innominabili"?... Mah! Comunque ho un aneddoto su di loro e me, ma questa non è la sede adatta per raccontarvelo...sarà per un'altra volta!). Liquidati i Vision Divine, compaiono sul palco alcuni tipi veramente ridicoli...uno in pantaloncini, le trecce (vabbè, i dreads) e la faccia da scemo, mentre un altro sembra dover svenire da un momento all'altro per quanto è magro...la gente vedendo il primo dei due comincia ad esultare e rumoreggiare (il caldo avrà fatto loro un brutto effetto, chissà chi credono di aver visto!...ora ci sono gli Angra!); io, riflettendoci bene e vedendo il secondo, mi accorgo che c'è stato un cambio in scaletta, perchè l'anoressico è Daniel Gildenlöw e questo è il momento dei Pain Of Salvation. Ragazzi che spettacolo! Non posso raccontarvi questa esibizione perchè questo è un gruppo realmente eccezionale. Dal vivo, la loro musica è praticamente identica che su disco e quello che esprime è un qualcosa di unico... potenza e delicatezza, tecnica e feeling, si mescolano per dar vita ad una miscela ineguagliabile (ora il team di Yahoo, mi radia dai suoi servizi perchè con quello che sto per dire verrò inondato di mail minatorie che ne intaseranno i server), altro che Dream Theater!!! (ecco, l'ho detto!). Comunque, anche i mostri di bravura sono umani e questo è dimostrato dal fatto che durante l'esecuzione del cantato di un brano, a Daniel arriva un incontenibile starnuto...seguito da formali scuse. Il bello della diretta, direbbe qualcuno! Bene, lo stomachino comincia a brontolare, quindi zitto zitto, quatto quatto, me ne vado a mangiare un bel panino... E no!!!! Ma dai, ma state a controllare me? Cosa c'è ancora? Volete che io resti per raccontarvi degli Angra? Ok, li seguo per un pò, ma poi vado a mangiare! (io li ho già visti tante volte!!!!) Sinceramente, sono un pò curioso di vedere il nuovo cantante, Edu Falaschi, cimentarsi con le vecchie canzoni. Su disco il suo cantato mi è sembrato buono anche se per me, gli Angra sono sempre stati quelli di Andrè Matos. Ma questa è una mia opinione che a voi non interessa, vero? Bene, gli Angra fanno il loro ingresso on stage in modo trionfale, con tanto di intro-sinfonia dopo la quale si sprigiona la carica dei classici del gruppo ("Nothing To Say", "Carolina IV", "Carry On"...). Edu mi sembra molto a suo agio in tutte le "salse", anche durante il classico momento "sambiño" dove tutti imbracciano le "mazzerelle" e cominciano a sfogare le proprie frustrazioni sui tamburelli. Edu mi sembra anche molto simpatico e gioviale, riuscendo a tenere degnamente il palco, mentre gli altri mi sembrano in buona forma e dopotutto, anche se gli Angra sono quelli di Andrè, anche questi non dispiacciono! (peccato! volevo vedere il duello Shaman/Angra!) Basta, basta... non ho tempo di terminare di vedere lo show dei brasiliani... ululo dalla fame! Vado fuori dal Pala-Sauna e con fare sicuro mi dirigo dalla mia amica dei panini di cui in mattinata sono stato il primo cliente. La vedo molto stressata... non capisco se quel fumo denso che percepisco nei paraggi, venga fuori dalle salamelle o dalle orecchie di miss "La Cassa Sono Io"...fatto sta che al mio turno la tipa non vuol darmi da mangiare perchè non ha il resto dei miei €50...dopo breve ma infuocata discussione, il boss della baracca mr. "La Salamella La So Cuocere Solo Io", si presenta con una mazzetta di biglietti da €5 e €10 ed il gioco è fatto. Purtroppo, il vostro eroe (io, sarei io!!!) ben presto chiederà ai vertici della direzione di HardSounds un cospicuo rimborso per i danni fisici riportati di lì a poco. Infatti, terminata la coda alla cassa, al vostro Pierre tocca sorbirsi quella per ritirare il panino...al mio turno chiedo il mio classico panino energetico (salamella, crauti, maionese e mozzarella), ma presto mi rendo conto che la mozzarella è un oggetto sconosciuto ed i crauti sono finiti da un paio di ore (macomecavolosifa? Se ora sono più o meno le 14.00, due ore fa erano le 12.00...e se sono finiti alle 12.00, vuol dire che c'è un manipolo di incoscienti [e crucchi, direi!] che fa colazione a base di crauti!). Vabbè, vada per salmella e maionese! AAAAAHHHHHHHHIIIIIIIIIIIOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!! Ma insomma!!! Cosa succede, mi chiedete? Questo energumeno mi ha posato la griglia arroventata delle salamelle sul braccio...(Flames voglio la pensione di invalidità). Mi ha fatto un braccio a forma di salamella e credendo che mi bastasse, nel panino ce ne ha messa così poca, che mi è parso di mangiare pane e maionese aromatizzata salamella! Che disavventure ragazzi! Fortunatamente incontro dei miei amici con i quali riesco a scherzare un pò ed a buttare giù di forza quel panino gommoso e schifoso che ho tra le mani (aiutato dai fidi amici, ovviamente!). Ben presto giunge il momento di tornare dentro...la ricreazione è finita e dopo gli Angra arrivano sul palco gli "scavatori di tombe". Lo show dei Grave Digger, come al solito è roccioso e corpulento; il loro metal teutonico è garanzia di fierezza, potenza e solidità. Eppure, si sente che non è più la stessa band di qualche tempo fa. Che l'ispirazione di "Tunes Of War" se ne fosse andata assieme a quell'album, era chiaro a tutti da tempo, ma credo che un elemento aggiuntivo nel loro calo, sia stato anche lo split di Uwe Lulis e Tomi Göttlich (ora nei Rebellion) e di questo, spero che il boss dei Grave Digger, Chris Boltendahl, se ne sia reso conto. Il caldo si fa "importante" e visto che ora tocca ai Destruction (non sono tanto impaziente di vederli...non fanno propriamente il mio genere preferito! [e giù altre lettere di insulti...!!!]), io andrei a prendere una boccata d'aria... Eh? Sono stordito? E perchè mai? Come dite? Hanno cambiato nuovamente la scaletta ed ora tocca ai Saxon? Ma fatela finita, i Saxon sono 1000 volte più importanti dei Destruction e quindi suoneranno dopo, perchè dovrebbero suonare prima? Il mistero viene svelato ben presto...io la mia boccata d'aria la devo rimandare perchè sul palco fa il suo ingresso un inquietante uomo dai lunghi capelli d'argento e con lo spolverino nero. E' lui! E' Biff! Con classe si presenta e introduce i suoi Saxon!!!! Mammamiacheconcertoooo!!!!! Mi rendo sempre più conto di come al giorno d'oggi la musica sia diventata più di basso livello. Una volta chi arrivava agli onori del grande pubblico era effettivamente un validissimo performer...ora invece, nell'era del fast food, dell'usa e getta, del pret a porter, la qualità è notevolmente diminuita. Per fortuna che ci sono loro, i Saxon...senza fronzoli, senza arroganza, senza atteggiamenti da divi (e potrebbero permetterselo!), arrivano sul palco e snocciolano una serie interminabile di loro classici...no scusate, ho sbagliato...snocciolano una serie interminabile di perle di storia. Signori, sono 30 anni che i Saxon fanno questo mestiere, LORO SONO L'HEAVY METAL punto! Questi "ragazzi" si son permessi il lusso di chiedere ai Destruction di fare a cambio di posto in scaletta (e li hanno anche ringraziati per la gentilezza di aver acconsentito alla loro richiesta), per il semplice fatto che purtroppo essendo loro (i Saxon) un pò attempati, hanno fatto un pò di confusione ed hanno fissato per lo stesso giorno 2 concerti (ah! la vecchiaia!) e quindi siccome la sera dell'8/6 devono essere in Germania a suonare, hanno dovuto anticipare l'esibizione al Gods!!!! Ragazzi avete capito? Questi "matusa" hanno suonato 2 concerti in un giorno!!! (Shaman, imparate dai maestri cosa è la professionalità!!!!). Che altro dire...il pubblico è così felice di stare a sentire i Saxon, che ad ogni break tra un brano e l'altro urla dei titoli di canzoni che vorrebbe sentire; alla fine, il caro signor Byford, stufo di questa scena, prende il foglio della scaletta e lo strappa, iniziando a cantare solo le canzoni che di volta in volta il pubblico gli chiede...un juke box! Un esibizione a tempo, quindi: "voi mi dite che volete sentire, noi vi cantiamo le canzoni che ci chiedete e quando arriva l'ora di andare, vi salutiamo e ci vediamo la prossima volta!". Non ho parole! Per me è stato il concerto più bello di tutta la giornata! Non me ne vogliate, ma dei Destruction vi ho fatto solo le foto! Non chiedetemi di commentare il thrash cattivo e violento che è parte integrande della loro identità. Questi tre pazzi furiosi vengono direttamente dalla scena estrema degli '80 e fanno sicuramente il piacere di molti nonnetti (come me dopotutto) nostalgici di quel periodo/genere (io all'epoca ero più sul lato rocker in stile street/glam). In fin dei conti ho fatto bene ad uscire dal tendone del Mazda Palace mentre si esibivano i Destruction, perchè ho avuto modo di fare delle esperienze paricolari... Innanzitutto, come detto un pò più sù, i Thothen non stanchi della loro esibizione, si portano in toto (crew compresa) nello stand di una nota marca di strumenti musicali e lì con la scusa di provare gli strumenti iniziano a jammare con altri musicisti presenti. Dall'altra parte del piazzale, gli Angra si concedono ai fan e chi c'è tra questi? Ma il vostro Pierre "cronista da salto"...Con enorme mio (e vostro) piacere, io non avevo preparato alcuna domanda da porre ai carioca; dal canto loro, nessuno gli ha mai spiegato che il portoghese è "un pò" diverso dall'italiano e che il fatto che loro capiscono qualche parola italiana non significa che rispondendo nella loro lingua, dall'altra parte essi possano venir capiti altrettanto bene...Non sono un mago in inglese, ma qualche parola in più del portoghese io la "são". Mi sono limitato a farvi pervenire dei loro saluti (v. foto n.13) Che ore sono? Hey hey, devo rientrare per i Motorhead! Volo! Rientro e so bene che sarà un pò dura giungere nelle prime file per realizzare qualche foto degna di essere pubblicata. In modo molto gentile (non come il mio solito) chiedo permesso alla gente assiepata in attesa di Lemmy & Co ed avanzo serenamente...cerco la mia posizione ottimale da dove fare qualche scatto buono, intenzionato a tornare nelle retrovie e godermi da seduto e con i miei amici il concerto in fase di avvio. Ad un certo punto mi sento "bussare" alle spalle e girandomi vedo un tipo che molto arrogantemente, in dialetto toscano mi dice "Oh che tu sei il dritto? Noi si sta quì da stamattina per prendere il posto e tu non ti metti lì davanti!". Io con la mia proverbiale calma gli spiego che devo solo fare alcune foto e che poi vado via, ma lui..."Oh che tu pensi di farla in barba a noi e di arrivare in prima fila? Ecco anche io ho da fare le foto, vedi? (mi mostra la macchinetta fotografica) ...tutto il rullino fò adesso!". Mi verrebbe voglia di dire "pezzo di deficiente ma chi ti vuole rubare il posto...quello schifo di posto con 50 persone davanti, neache fossimo a teatro...io se voglio arrivo in prima fila e tu neanche te ne accorgi!". Ma preferisco lasciar perdere e guardare avanti a me il palco che comincia a fremere per l'arrivo dei Motorhead. Non appena Lemmy e compagni giungono on stage, si scatena la bolgia...la gente è felice e comincia a cantare a squarciagola. Io sono un pò più tranquillo nella zona dove ho deciso di catturare delle immagini e quindi...click...scatto la mia prima foto (v. foto n.9). ...Complimenti! Ecco che la foto che non credevi dovessi fare, io te la pubblico! Bravo, speriamo solo che le tue ti si siano bruciate tutte! A parte questo disguido con l'intelligentone fiorentino, lo show è il canonico Motorhead-steamroller-show. Il bello di questi tre pazzi è che loro fanno IL rock'n'roll, senza mezze misure. Lo spirito del rock è ben custodito e sciorinato a più non posso da Mr.Klimster e compari mediante canzoni (ormai classici del gruppo e del rock in generale) taglienti, semplici ed aggressive. Non manca l'omaggio ai fratelli Ramone, passando per il punk nudo e crudo di cui lo stesso Lemmy si sente figlio. Alla fine, così come sono arrivati, i Motorhead se ne vanno...staccando i jack dagli ampli e dando appuntamento per il "next fucking hot show". Che tipi....Grandi! Si giunge al clou della serata! Appena il tempo per un nuovo panino ed una bottiglia d'acqua e giungono, dopo un pò di anni di assenza, i mai dimenticati Queensryche. Devo ammettere che le ultime prove da studio della band di Seattle, mi avevano profondamente deluso. Ricordo circa 12/13 anni fa che leggevo la mitica rivista "H/M" e in una loro intervista i Queensryche dicevano che mai si sarebbero allineati ai loro concittadini che seguivano il filone grunge...purtroppo per quasi 10 anni la loro realtà è stata prorpio quella di suoni molto più simili a quel tipo di musica che a quella per cui Tate e soci erano diventati famosi, meritandosi la stima nel mondo. Con piacere noto che i Queensryche del 2003 sono tornati quelli di un tempo...è rientrato anche il figliol prodigo Chris DeGarmo (speriamo bene per l'imminente nuovo disco "Tribe")! Quello che propongono i 'Ryche è un breve, brevisismo show (appena 5/6 pezzi....che scandalo!!!!) incentrato per lo più su brani tratti dal mitico "Operation: Mindcrime" ed il successo non può che essere assicurato. Grande la partecipazione del pubblico su ogni singola canzone proposta (che bello, hanno eseguito anche "Sister Mary"!!!!!) sottolineata da grandi boati. Unici dispiaceri: la brevità dello show (e qui mi ripeto) ed il fatto che le persone che erano con me hanno commentato l'esibizione con un "bravi, ma fanno venire il sonno"... Ragazzi, non ci sono solo ritmiche strozza respiro e suoni alla grattuggia! Esiste anche la classe, la tecnica e la ricercatezza dei suoni...non ci facciamo riconoscere sempre. Fanno bene allora quando ci etichettano come "caproni"!!!! Open your mind! Finito lo show dei 'Ryche, apprendo che il "bisbetico indomato", vale a dire Dave Coverdale, dietro le quinte sta facendo il pazzo furioso. Ha cacciato tutti quelli che non c'entravano strettamente con la sua crew (cioè organizzatori, addetti al backstage, fotografi, lavoranti vari ed eventuali...ha provato anche con Polizia e Vigili del Fuoco, ma gli è andata male!!!). Non è che ha fatto il despota anche con i gruppi che hanno preceduto i suoi Whitesnake? Il dubbio mi assale! Ah, queste star! Come sono capricciose! Ma lasciamo perdere; dopo un'attesa spasmodica, ecco che si spengono momentaneamente le luci e fanno il loro ingresso i nuovi Whitesnake! Dopo più di 10 anni di assenza dalle scene (se escludiamo qualche piccola apparizione del duo Coverdale/Vandemberg in Giappone) David Coverdale riesuma il suo "serpente bianco" e si ripresenta al pubblico italiano. Avevo lasciato la band nel 1990 in formazione stellare (Coverdale/Vandemberg/Vai/Sarzo/Aldridge) e la ritrovo, ora, quasi del tutto rinnovata; oltre a Coverdale, alle chitarre si presentano Reb Beach (Dokken, Winger) e Doug Aldrich (Dio, House Of Lords), al basso Marco Mendoza (Blue Murder, Ted Nugent), alle tastiere Timothy Drury (Eagles, Brian Adams) ed alla batteria...lì c'è sempre lui...Tommy Aldridge (Ozzy Osbourne su tutti, ma con chi non ha suonato lui?). Personalmente preferivo la vecchia formazione, ma non posso dire che la prova di questi Whitesnale sia stata di basso livello. Tutto risulta scintillante (a cominciare dalla dentiera nuova di Mr.Coverdale...si è proprio tirato a nuovo!!!!), preciso e perfetto. Come da copione, ma anche desiderato, lo show si articola sulla presentazione dei classici e dei pezzi storici del gruppo, inframmezzati, secondo clichè, dai vari assoli dei singoli strumenti. Proprio su uno di questi assoli vorrei soffermarmi....ragazzi, quel Tommy Aldridge, per chi ancora non ne fosse convinto, è un vero mostro!!!!! Non contento del quarto d'ora d'assolo, alla fine comincia a picchiare sulla sua povera batteria, con le mani nude...e che altro assolo mette insieme!!!! Veramente encomiabile. Ultima nota, tra i vari classici in via di presentazione, il buon Dave ha anche il tempo per intrattenersi con il pubblico e fare una specie di medley vocale dei vari pezzi che da questo gli vengono richiesti...si, avete capito bene: il pubblico chiede e lui canta, senza l'ausilio di alcuno strumento. Beh, da questo punto di vista non gli si può dire nulla...sarà anche bizzarro, capriccioso, pieno di trucco e di lifting vari, ma la voce...ahhh...la voce è sempre meravigliosa! Il mio genio mi suggerisce di "schiodare" qualche minuto prima la fine dello spettacolo, tanto per non rimanere imbottigliato nel classico traffico post-concerto...saluto tutti e via! Domani si lavora e domenica prossima si va all'Heineken Jammin' Festival. Il bilancio del Gods di quest'anno.... Mi è parso di vedere poca gente; forse la scelta del Mazda Palace non si è rivelata tanto felice (la gente ricordava le sofferenze del 2001!), ma dopotutto l'organizzazione doveva pur porre rimedio in qualche modo al bidone rifilato dal Comune di Monza che all'ultimo momento non ha più concesso lo stadio "Brianteo"! Per il resto, a parte delle piccole sbavature di vario tipo e qualche defezione di troppo rispetto al programma, la giornata è stata piacevole, la musica, varia e sostanzialmente buona...cosa volere di più? Il cruccio: il Gods Of Metal, originariamente, doveva essere la risposta italiana ai grandi festival estivi europei...il degno successore dei mitici Monsters Of Rock di fine anni '80, purtroppo, nella relatà, è un piccolo festival con neanche 10/15.000 persone. Forse, maggiormente più vicina a quegli standard qualitativi richiesti, è la kermesse imolese che quest'anno presenta tre giorni a base di rock/hard/alternative/heavy non da poco. Per quest'anno è tutto...domani non svegliatemi dicendo che devo andare al Gods 2004!
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