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GODFLESH

Grande successo per la manifestazione che per la 23esima edizione quest'anno ha ospitato i pionieri del vero industrial: classe 1988, ritmi martellanti, esperienza mistica portatrice di vibrazioni sulfuree e distruttive, maligne, ma sempre presentate con la perfezione che contraddistingue il genio di Justin. Quasi 25 anni di carriera spiegati in dodici brani, cinque dei quali posti in apertura, provenienti dal loro disco più amato, e spezzati dall'opener del loro ep omonimo. L'ermetismo lirico della band porta a sfogare con tutta la forza il pubblico, molti dei quali fan della band sin dagli esordi. Con "Like Rats" è già massima euforia, ma ogni brano dei Godflesh strappa un sorriso e porta gioia ai presenti. "Mothra" è delirio totale, ed è impossibile star fermi con un riff del genere, scritto tra l'altro venti anni fa. Le visuals, seppur non molto presenti visto che erano proiettate in uno spazio davvero ridotto, davano comunque il giusto supporto per abbracciare sensorialmente a 360 gradi, l'esperienza della serata. Gli altri brani, tra 'Selfless', 'Slavestate' e 'Pure', hanno dato il colpo di grazia, soprattutto con "Crush My Soul" e "Pure". Justin parla poco, giusto il tempo di ringraziare; ma quando si tratta di suonare la sua musica, lo fa maledettamente bene nonostante i piccoli problemi tecnici che lo han perseguitato, tra suoni di chitarre che non andavano per il verso giusto e una simpatica interruzione delle visuals avviate dal suo notebook. Nulla di esagerato, comunque. Ben al basso, immobile e preciso come sempre, svolge il suo lavoro concentratissimo, quasi come fosse proiettato in un altra dimensione (e chi non lo è quando si tratta dei Godflesh?). L'organizzazione della manifestazione è stata eccellente, dal mangiare e bere in quantità, alla buona disposizione dei posti a sedere per passare del tempo tra un break e l'altro, prezzi ragionevoli, e atmosfera sublime anche quando il cielo si è fatto più buio prima dei Godflesh, e sono arrivati sul palco Bruno e Stefania per scaldare tutti nel nome della loro creatura Ovo. Descrivere il loro mondo è un'ardua impresa. I toni apocalittici che hanno rappresentato nella loro mezz'ora sono rimasti impressi a molti, a giudicare dalle loro espressioni. Impossibile non menzionare la presenza nel pubblico di persone più adulte, bambini, mamme, di tutto di più. Chi ignari di cosa ci sarebbe stato da un minuto all'altro, e chi poi, dopo aver ascoltato i primi brani, ha addirittura inaspettatamente gradito e applaudito alla performance dei due. Un rituale, schegge impazzite e affilatissime si sono buttate a capofitto nell'aria; "Nosferatu", "Orcus", "La Saponatrice Di Ferrara" o ancora la più recente "Marie" hanno creato tensione e destato non poca curiosità. Per chi scrive, l'esperienza ha avuto quel tono magico poichè il duo ama fare musica, e si esprime in molteplici incarnazioni oltre gli Ovo. Nel Nome Del Rock ha saputo avvicinare, per una sera, artisti con qualcosa in comune con una voglia di comunicare che non finisce mai, perchè anche Justin, come molti sapranno, compone musica come Jesu, Final, Pale Sketcher e via discorrendo. E' stato il festival di due realtà autentiche e storiche. I nostrani Ovo portano la loro musica anche all'estero da molti anni ormai, e sono apprezzati ovunque. Justin e Ben negli anni sono diventati un culto, e c'è da dire che l'ormai quarantenne Broadrick si è sempre tenuto lontano da passi falsi e comportamenti da star. I Godflesh e gli Ovo hanno creato la perfetta colonna sonora per un viaggio nell'inferno. Gli anni passano, e il piacere di ascoltarli cresce sempre a dismisura. Speriamo che questo festival continui ancora per altre tantissime edizioni. GODFLESH SETLIST: 01. Like Rats 02. Christbait Rising 03. Streetcleaner 04. Life is Easy 05. Tiny Tears 06. Avalanche Master Song 07. Dead Head 08. Spite 09. Mothra 10. Pure 11. Crush my Soul 12. Slateman OVO SETLIST 01. Nosferatu 02. Lungo Computo 03. Ostkreuz 04. Marie 05. Penumbra Y Caos 06. In Ogni Caso Nessun Rimorso 07. La Bestia 08. La Saponatrice Di Ferrara 09. Orcus 10. Rigaer Strasse 11. Crocevia

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